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sabato 20 luglio 2024

Viaggio in Grecia 2024. Seconda parte

Il terzo giorno uscimmo dall’Elide e percorremmo la Messenia fino a a una località chiamata Ner
ó Kaló, acqua bella.
Cenammo sul mare ricordando i tanti viaggi precedenti. Ci mancava Maddalena, comes in diverse altre occasioni e amica di sempre, Fulvio. I viaggi in bicicletta formano e consolidano amicizie quanto avere frequentato insieme classi di scuola. Del resto Maddalena e Alessandro erano pure stati miei allevi al ginnasio, e Alessandro anche all’Università.
Ci siamo educati a vicenda - homines dum docent discunt - dai loro 14 anni agli attuali 53.
In tanti anni i rapporti cambiano ovviamente: dissi all’amico che per tante stagioni gli avevo fatto da maestro e da padre spirituale, ora facevo piuttosto la parte del figlio. Questo giovane mi aiutava a sbrigare le faccende nelle quali sono molto meno capace di lui. Meno che scarsa è la mia abilità manuale. Quanto a cultura lo scambio è alla pari: da diversi anni Alessandro insegna greco e latino al liceo e ci scambiamo notizie, idèe, riflessioni con piacere e profitto. Ho voluto fare questo viaggio anche per consolidare la nostra confraternita culturale e il sodalizio antico.
A entrambi piace molto citare i poeti greci e quelli latini, non senza i massimi autori italiani  e altri europei. Talora ci divertiamo sfidandoci in gare di memoria, necessaria quale scrigno dell’intelligenza e della sensibilità.

Durante la pedalata del giorno, mi ero risparmiato lasciandolo andare avanti nelle salite e nelle discese che in Grecia non mancano mai e potemmo parlare, ricordare gli amici sempre vivi nel ricordo, le belle persone frequentate, gli amici, le amanti e gli autori, tutti accrescitori beneficentissimi della nostra umanità.
I nemici li abbiamo enumerati senza odio, casomai con irrisione perché hanno cercato di farci del male senza riuscirci. Anzi, prima o poi hanno danneggiato se stessi.
Siamo due studiosi, appassionati delle lettere, dell’educazione e i nostri allievi ci hanno sempre voluto bene, incoraggiato e sostenuto.
Quindi siamo andati a dormire nelle camere già fissate. Due perché nelle giornate passate insieme pure con i migliori amici sono necessarie ore di solitudine per ripensare a quanto si è detto, visto e fatto durante l’agire e il parlare insieme. Prima di salire nella mia stanza anzi, ho fatto come ogni sera una passeggiata dal solo camminando dove “a guardar le stelle e il mare non mi era la veduta tronca”. 
Continua

Bologna 20 luglio 2024 ore 11, 47 
giovanni ghiselli

p. s.
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