Coro di adolescenti di una classe liceale Dedicato a Papa Fancesco degnissimo vicario di Cristo e maestro atteso da tempo.
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Al falso docente |
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che dissacra la scuola |
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e profana la santa educazione |
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con soporifera indifferenza, |
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con diffidenza offensiva |
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atta a destare cattive emozioni, |
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con criminale ignoranza |
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la spregiatrice cruenta dell'anima umana, |
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l'adoratrice prostrata a venerare |
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lucro nefando, losco intrallazzo, |
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disanimante frastuono, |
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la gastrolatra enorme, |
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visceri guasti dai ripugnanti sospiri, |
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all’ idolatra traviato io chiedo di torcere in fuga fuori dal tempio lo scivoloso, sacrilego piede, senza lasciare la sudicia traccia vischiosa contaminante i fedeli; io non posso seguirla. Io voglio affiancare con passo diritto il vero maestro sacro a Paideia: l'educatore entusiasta che, con atto di fede incrollabile nella creatura umana predisposta a riflettere gioiosamente il volto della vita terribile e bello, progredisce sulle orme di luce impresse nell’erta strada dell’umanità dai maestri che hanno guidato i discepoli al culto del bello morale, e, cacciando i mercanti dal tempio, hanno rimesso lo spirito sopra l'altare. giovanni ghiselli
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