sabato 23 agosto 2025

Nietzsche 19 argomenti vari. Il Satyricon. La religiosità dei Greci. Lo stile aristocratico.


Il Satyricon quale “libro veramente pagano”

Nietzsche considera segno positivo di paganesimo la non conoscenza del peccato:"Si prenda in mano un libro veramente pagano, per esempio Petronio, in cui in fondo non si fa, non si dice, non si vuole e non si giudica niente che non sia, secondo un criterio cristianamente ipocrita, peccato, anzi peccato mortale. E tuttavia, che senso di benessere nell'aria più pura, nella superiore spiritualità dell'andatura più veloce, nella forza liberata e traboccante, sicura del proprio avvenire! In tutto il Nuovo Testamento non si trova una sola bouffonerie: ma con ciò è un libro confutato…Paragonato a quel libro, il Nuovo Testamento rimane un sintomo di una cultura decadente e della corruzione- e come tale ha operato, come fermento della putrefazione"[1].

Quindi il filosofo anti-cristiano rincara faziosamente la dose:"Vediamo che cosa fa "il vero cristiano" di tutto ciò che non si raccomanda al suo istinto: l'insudiciamento e la denigrazione della bellezza, dello splendore, della ricchezza, dell'orgoglio, della sicurezza di sé, della conoscenza, della potenza-insomma dell' intera cultura: il suo intento è quello di togliere la buona coscienzaSi legga Petronio immediatamente dopo il Nuovo Testamento: come si respira, come si spazza via da sé quella maledetta aria da baciapile!"[2].

Il Nuovo Testamento a parer mio, il Vangelo è davvero una Buona Novella! L’hanno screditata, paradossalmente, molti preti cristiani, almeno nel tempo di Nietzsche e in quello della mia giovinezza. E’ stata la pretaglia bigotta e ignorante a infondere nei giovani una tale diffidenza verso gli Evangelisti che non li leggevamo. Don Milani, un prete sublime, venne ostacolato da molti ecclesiastici poiché era molto diverso da loro.

“E infine chi si sentirebbe autorizzato a tentare la traduzione tedesca di Petronio, che-più di qualunque altro grande musicista-è stato il maestro del “presto” nelle invenzioni, nelle trovate, nelle espressioni!-Che cosa può importarci alla fin fine di tutte le paludi di questo mondo ammalato, perverso, ed anche del mondo “antico”, se possediamo al pari di lui i piedi di vento, il movimento e il respiro del vento, lo scherno liberatore di un vento che ogni cosa guarisce, perché obbliga ogni cosa a correre!”[3].

Quanto al mondo malato, Nietzsche si intendeva di malattia e dello stare male. In una lettera a Paul Rée scrive: “La consegna è sempre questa: “Sopporta! Rinuncia!”[4] Ahimé viene a noia anche la pazienza. Ci vuole pazienza ad avere pazienza”[5].

Villa Fastiggi 23 agosto 2025 ore 18, 01 giovanni ghiselli

p. s.

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[1] Scelta di frammenti postumi, 1887-1888, autunno 1887 Libro primo  9 (143)

[2] Scelta di frammenti postumi, 1887-1888, autunno 1887, 10 (69). Che cosa è cattivo? Tutto quanto scaturisce da fiacchezza, da invidia, da vendetta. Si prenda in mano Petronio dopo il Nuovo Testamento: ci si sente subito rimessi in piedi  per la vicinanza di una spiritualità sana, tracotante, sicura di sé e malvagia. La festa è paganesimo per eccellenza (Frammenti postumi 1887-1888, p. 347).

Pagano è dire di sì a ciò che è naturale, il senso dell'innocenza in ciò che è naturale, essere con la natura. Gusto classico è volontà di semplificazione, di rafforzamento, di rendere visibile la felicità;la volontà di terribilità, il coraggio della nudità psicologica” (frammenti postumi novembre 1887, 30 ).

“La sessualità, la sete di dominio, il piacere dell’illusione e dell’inganno, la grande e lieta riconoscenza per la vita e i suoi stati tipici-ciò è essenziale nel culto pagano e ha la buona coscienza dalla sua parte. L’innaturalità (già nell’antichità greca) lotta contro l’elemento pagano, sotto forma di morale, di dialettica” (frammenti postumi novembre 1887, 35).

 

[3] Di là dal bene e dal male, Lo spirito libero, 28.

[4] Cfr. Sustine et abstine, Aulo Gellio, XVII, 19, 6 da Epittetto ajnevcou, ajpevcou.

[5] Basilea, 14 dicembre 1878.


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