Lo sviluppo materiale illimitato è impossibile quando le risorse sono limitate. Il nostro corpo mortale ancora prima del mezzo del cammino di sua vita comincia a perdere potenza, quindi inizia la decrescita fino alla morte.
Nemmeno il cosiddetto PIL di uno Stato dalle risorse decrescenti può crescere all’infinito. La stessa terra secondo Lucrezio perde la sua forza produttiva invecchiando, come una donna che imita la terra nel concepire e nel generare secondo Platone. Personalmente mi sto allenando a consumare di meno e lo raccomando quando parlo e quando scrivo.
Il rozzo, crasso materialismo del consumista compulsivo non è solo volgare ma anche dannoso.
Credo che il progresso quale crescita morale possa invece durare per tutta la vita e per sempre se esiste una qualche forma di sopravivenza o nuova nascita dopo la morte. Questo non so. Farò di tutto comunque per diventare sempre meno cattivo, egoista, avido, sleale finché resterò in vita. Poi si vedrà. Per ora termino il mio catechismo.
Villa Fastiggi 28 agosto 2025 ore 11, 58 giovanni ghiselli
p. s.
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