“L’Associazione italiana allenatori, guidata da Renzo Ulivieri, 84 anni, l’altro giorno ha scritto una lettera al presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, per chiedere la mobilitazione per Gaza e la sospensione temporanea di Israele dalle competizioni internazionali”.
Poco più sotto Ulivieri dice: “Stare zitti non si può più. E’ una questione di umanità”.
In effetti il nostro parlamento si è mobilitato per sanzionare la Russia non solo nel campo economico ma anche in quello culturale. Per quale paralogismo non si devono imporre sanzioni a un governo che compie un genocidio?
In effetti i giovani atleti delle gare sportive non devono essere il bersaglio da colpire, ma un boicottaggio relativo alle armi sarebbe necessario se vogliamo evitare la complicità in questo orrendo massacro che disonora quanti lo compiono, lo sostengono o lo approvano.
Mi ha interessato un’altra dichiarazione del vecchio allenatore. L’intervistatore gli ha detto: “Dicono: Ulivieri è comunista”.
L’intervistato ha risposto:
“Sì, lo sono. Ma i bambini che muoiono a Gaza non sono di destra né di sinistra”. Bravo! Io credo che nessuna persona umana di nessun partito o fazione possa giustificare in nessun modo questa strage degli innocenti. Nessun partito italiano né alcuna persona umana ha giustificato la mattanza degli Israeliani perpetrata da Hamas. Un altro abominio questo che certamente però non è stato compiuto dalle bambine e dai bambini palestinesi né dalle donne e dagli uomini inermi masscrati per rappresaglia.
Villa Fastiggi 21 agosto 2025 giovanni ghiselli
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