Studiai
tutto maggio per preparare Ifigenia
all'esame di recitazione anticipato alla fine del mese. Lavoravo
quasi sempre per lei, eppure sentivo che il nostro
connubio sarebbe finito presto: oramai le mie lezioni erano
l'unico contatto reale tra noi. Non
potevo offrirle altro:
quella non voleva darmi niente, tuttavia mi chiedeva aiuto e mi
contraccambiava soltanto con un pochino di attenzione a quanto facevo e dicevo.
Il sesso era ridotto al minimo sindacale. A un rapporto privo di basi morali
e scopi comuni, se togli le copule, cavi ogni cosa. A metà mese
feci una mezza giornata di pausa, stremato. Era un
venerdì, dopo la scuola. Invece di
studiare, pensavo: "Amo ancora quella ragazza perché ha del carattere e
scopi collegabili al mondo della cultura; lei non mi ama poiché spera in
molto di più e assai meglio di me; cercherò di trattenerla fino a quando mi assegnerà compiti utili
anche alla mia crescita e non avrà calpestato
la mia dignità, cosa che non tarderà a fare del resto. Tra noi va male
assai, ma non sono del tutto infelice,
siccome trovo comunque
qualcosa di buono in me stesso. Ero più insicuro e scontento
nell'estate del '74, quando c'era l'amore di Päivi, la rossa incinta di me e
il nostro amore sembrava funzionare benissimo, ma io aspettavo ogni cosa
positiva da questa bipede leonessa poiché arrivato vicino ai trent'anni avevo
combinato troppo poco di buono, e non avevo autostima. La finnica comunque mi
ha aiutato a capire e superare la mia insufficienza, mi ha dato la spinta
verso le egregie cose con i suoi ruggiti. In quei giorni di maggio Mitterand fu eletto Presidente della Repubblica francese. Avevo fatto il tifo per lui nel '74, alla fine del ciclo quinquennale nella scuola media di Carmignano e mi era spiaciuto quando non venne eletto. I colleghi reazionari del paese democristiano invece avevano esultato per la vittoria del candidato di destra. Nell'81 del resto gli schieramenti ideologici cominciavano a frantumarsi. Rammentando la netta contrapposizione di sette anni prima, Antonia, la collega e carissima amica, mi scrisse una bella frase: "Passa il tempo, e certi fatti ritornano, rendendo vivi e presenti i ricordi". Dunque speravo che il Presidente socialista nella grande nazione vicina, significasse la rimonta delle sinistre in un momento di pericolosi rigurgiti reazionari. Ma questi non sarebbero stati annullati, in quanto venivano dallo stomaco della classe prepotente che aveva un immenso potere di corruzione attraverso la proprietà di tanti mezzi di propaganda, e altri di deterrenza con la gestione dei servizi segreti. Il monte delle formiche. Le stesse cose ritornano Villa Fastiggi, 25 luglio 2025 ore 9, 42 giovanni ghiselli Note 1 T. S. EliotFrammento di un agone. Nascita, e copula e morte, tutto qui, tutto qui, tutto qui, tutto qui, Nascita, e copula, e morte. |
Già docente di latino e greco nei Licei Rambaldi di Imola, Minghetti e Galvani di Bologna, docente a contratto nelle università di Bologna, Bolzano-Bressanone e Urbino. Collaboratore di vari quotidiani tra cui "la Repubblica" e "il Fatto quotidiano", autore di traduzioni e commenti di classici (Edipo re, Antigone di Sofocle; Medea, Baccanti di Euripide; Omero, Storiografi greci, Satyricon) per diversi editori (Loffredo, Cappelli, Canova)
venerdì 25 luglio 2025
Ifigenia CCXLVII. La scalata di Mitterand alla presidenza e la nostra al Monte delle formiche.
Ifigenia CCXLVI. Il primo maggio. La Futa, il veleno pubblicitario e alcuni versi dell’Antigone di Sofocle come antidoto.
Il primo
maggio andammo a Firenze per cambiare aria e vedere i bronzi di
Riace. Quando arrivammo però, la sala dell'esposizione era già
chiusa. Ci eravamo attardati per strada, stupidamente. Lettore,
voglio proporre anche a te alcune parole dell’Antigone di Sofocle, siccome penso che
costituiscano un antidoto al veleno della
pubblicità sempre presente nella vita di tutti, e assimilate,
possano diventare una forza capace di aiutare la tua parte
migliore. Intanto
Ifigenia non si lasciava sfuggire nessuna delle scritte che vedeva
lungo la strada: le declamava tutte, stolta e beata, credendo di
recitarle con arte. Io continuavo ad amare l'eroina di Sofocle, considerandola
l'antitesi della disgraziata che pure,
soltanto due anni prima aspirava alla giustizia e alla bellezza anche lei,
povera creatura. Intanto
eravamo arrivati alla periferia di Bologna. "Se
pure ce la farai, ma sei innamorata dell'impossibile" 7. E’ la replica di Ismene alla sorella. "Devo
incontrarne una buona, generosa, leale, oppure stare solo. Comunque
basta di questa. Anche troppa. Ifigenia
voleva diventare una nuova Ingrid Bergman. "Tutt'al più diverrà una Solvi" pensai. Era una tedescona
bionda e formosa negli anni Sessanta.
Diceva: "Bevi Peroni, sarò la tua birra". Costei è bruna, ma si
stava avviando verso esiti altrettanto insulsi. "totum
illud formosa nego: nam nulla venustas,/nulla in tam magno est
corpore mica salis" 8 Villa Fastiggi, 25 luglio 2025 ore 9, giovanni ghiselli p. s. Statistiche del blog All time1777292 Today48 Yesterday200 This month14765 Last month24815 Note 1 Cfr. J. Joyce, Ulisse, trad. it. Mondadori, Milano, 1975, p. 119. Leopold Bloom mentre fa il bagno" vedeva gli scuri riccioli arruffati del pube fluttuanti, fluttuante chioma della corrente attorno al floscio padre di famiglia, languido fiore che galleggia a languid floating flower". Quinto episodio, “I lotofagi”, il bagno. |