mercoledì 3 dicembre 2025

Guerra ibrida e mostri ibridi.


 

Un sostantivo e un aggettivo accostati con il solito scopo di chi parla da uno scranno alto che ha occupato e da questo si  presenta come esperto.

La maggior parte di noi seduti su  sgabelli infimi non sa che cosa significa ibrido. Nella Naturalis historia ( 8, 213) di Plinio il Vecchio hybrida designa il risultato di un incrocio tra una scrofa e un cinghiale, dunque eterogeneo.

La guerra è prima di tutto mortifera: porta morte, distruzione, miseria soprattutto ai poveri. Ma ora il sistema ne ha bisogno e i suoi disangelisti, diffusori di annunci cattivi, hanno il compito di imbrogliare il popolo da loro considerato bue per fargli accettare o addirittura richiedere di essere mandato in guerra.

Ibrida dunque non è la guerra ma chi la predica.

Ibridi erano i centauri nati da Issione e da una nube.

Questi mostri sono rappresentati dal maestro di Olimpia mentre cercano di violentare delle donne. Apollo li sovrasta con il braccio teso. E’ lo scontro tra il caos e il cosmo.

La prima volta che lo vidi arrivato lì con una costola rotta piansi non per il dolore dell’osso offeso da una caduta dalla bicicletta ma perché in quel capolavoro ravvisai la storia dell’umanità e la mia personale: il cosmo che si oppone al caos.

 

D’Annunzio rappresenta il centauro come una forza della natura:

“Ben era il generato dalla Nube

acro e bimembre, uomo fin quasi al pube,

stallone il resto dalla grossa coglia” (La morte del cervo, 22-24)

Comunque un “mostro” (v. 13).

 

Ora il caos cerca di prevalere un’altra volta: tenta di riportare il mondo a una guerra globale come fece nel 1914 e nel 1939 con milioni di morti. E’ necessaria una propaganda fatta di menzogne diffuse dai media. L’ultima trovata è questa della guerra ibrida. La precedente falsificazione ha sostenuto che l’uccisione di 70 mila persone inermi è il giusto contrappasso del crimine compiuto da un gruppo di terroristi come se tra questi assassini ci fossero stati le donne le bambine e i bambini anche infanti ammazzati a decine di migliaia dall’esercito israeliano. C’è ancora chi lo ripete e dà dell’antisemita a chi condanna tale genocidio.

Eppure non pochi Ebrei  in varie parti del mondo esecrano questo sterminio.

Moni Ovadia e tanti altri qui in Italia.

Dunque guardatevi da queste menzogne e dall’ idra di Lerna, un mostro che aveva molte teste, cento secondo Ovidio (Metamorfosi, IX, 71) e nessuna buona.

Questo flagello venne annientato da Ercole. Succede a tutti i mostri prima o poi.

Bologna 3 dicembre 2025 ore 10 giovanni ghiselli

p. s.

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