Ho ripensato a La forza del destino. Non solo al melodramma di Verdi, ma a quella che muove il sole, le altre stelle e le nostre vite. Ho amato, gioito sofferto: in decine i migliaia di giorni ho vissuto successi, sconfitte, sono stato accolto, reietto, maledetto e ribenedetto. Mi sono smarrito e ritrovato.
Niente è capitato per caso. Tutto è avvenuto necessariamente secondo una serie di cause legate l’una all’altra come gli anelli di una catena. Ho imparato a non lamentarmi. Ogni mia azione discende da un pensiero mio. Azioni buone da pensieri intelligenti e giusti, azione cattive da pensieri cattivi o per lo meno sbagliati. Invecchio, scrisse Solone, imparando sempre molte cose.
Invecchiando ho imparato a essere sempre meno cattivo e a sbagliare sempre meno.
Ho agito per tutta la vita cercando di diventare quello che sono: di rendere le mie potenzialità fatti reali e concreti.
Mi ci sto avvicinando. Spero di avere altro tempo per arrivarci.
Bologna 9 dicembre 2024 ore 0, 25 giovanni ghiselli
p. s.
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