domenica 7 settembre 2025

Potenza, superpotenza e prepotenza.

La potenza ateniese, culturale e pure navale-talassocratica- del tempo di Pericle è durata per altri quindici anni dopo la morte dello statista della famiglia degli Alcmeonidi. Poi, con il demagogo Cleone e con un altro Alcmeonideo, Alcibiade, ha intrapreso la strada della superpotenza e della prepotenza che compie massacri dei nemici vinti. Il più noto è quello degli abitanti dell’isola di Melo  cui allude la conseguente tragedia Troiane di Euripide del 415. Tucidide ne elaborò il dialogo tra Ateniesi e Meli avvenuto prima dello sterminio, 

Seguì la velleitaria spedizione in Sicilia voluta da Alcibiade. Secondo Tucidide  gli Ateniesi intendevano conquistare la Sicilia intera.

" OiJ    jAqhnai'oi strateuvein w{rmhnto,  ejfievmenoi me;n th'/ ajlhqestavth/ profavsei th'" pavsh" a[rxai"(VI, 6) gli Ateniesi volevano inviare la spedizione, desiderando secondo la causa più vera dominarla tutta. Un piano sproporzionato alle forze di Atene. Sicché questa spedizione si concluse nel 413 sconfitti a Siracusa poi sul fiume Assinaro con la caduta della potenza Ateniese che dopo altro nove anni perse la guerra del Peloponneso e l’impero.

Nella prima antistrofe (vv.873-882) del secondo stasimo dell’ Edipo re di Sofocle il coro canta:

"La prepotenza (ybris ) fa crescere il tiranno, la prepotenza/se è riempita invano di molti orpelli/che non sono opportuni e non convengono/salita su fastigi altissimi/precipita nella necessità scoscesa/ dove non si avvale di valido piede./La gara benefica per la città,/prego dio di non/interromperla mai;/dio non cesserò mai di averlo patrono.

La potenza dunque quando diventa prepotenza si azzoppa.

Scrivo questo contro la politica del riarmo dell’Europa al costo di rinunciare allo Stato sociale che aiuta i poveri a curarsi e a studiare. Chi propugna il riarmo si illude o vuole illudere  che si possa raggiungere una forza capace di intimidire l’agguerrito e minaccioso nemico orientale magari con un accerchiamento arciarmato e iperminaccioso. Bombe contro bombe. Nessun sia codardo! La parola d’ordine è vincere!!!

Credo che gli esempi dati dalla storia compresi quello di Napoleone del 1812 e il disastro di Hitler-Mussolini del 1943 dovrebbero insegnare qualcosa. Per ora non scrivo altro. Più avanti vedremo.

Intanto riferisco questo post ai massacri perpetrati a Gaza: che si tratto di genocidio voluto da potenze infernali o sterminio votato a non so quale demone, è un’offesa all’umanità intera. Chi lo giustifica si pone fuori dall’umanità. Da cinefilo qual sono mi dispiace che il Leone d’oro del festival di Venezia non sia stato assegnato a La voce di Hind Rajab la bambina ammazzata a Gaza dall’esercito israeliano. Il massacro dell’isola di Melo non sterminò le bambine, i bambini e le donne.

 

Pesaro 7 settembre 2025 ore 9, 35 giovanni ghiselli

p. s.

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