giovedì 4 settembre 2025

Resurrezione di Tolstoj

Lev Tolstoj 1828- 1910- Resurrezione 1899.

La prima pagina descrive la primavera: “Piante, uccelli, insetti, bambini, tutti erano allegri. Ma gli uomini, quelli grandi, quelli adulti, non cessavano di ingannarsi a vicenda e di tormentarsi a vicenda.

Dostoevskij tende a vedere questo contrasto tra i giovani malati a morte esclusi dalla festa della vita, come Ippolit nell’Idiota o come Iliusecka nei Fratelli Karamazov, e la salute della plenitudo vitae delle creature sane fino a quella di un moscerino che danza nel sole

Gli uomini consideravano sacra e importante non la bellezza del mondo donata da Dio a tutti i viventi, una bellezza che disponeva l’animo alla pace alla concordia e all’amore ma quello che avevano escogitato per spadroneggiare gli uni sugli altri.

 Cfr. Vronskij in Anna Karenina.

Una nobile semplicità si trova in Anna Karenina  del conte Tolstoj:" Levin riconobbe le maniere piacevoli della donna del gran mondo, sempre calma e naturale… Non soltanto Anna parlava con naturalezza e intelligenza, ma con un'intelligenza noncurante, senza attribuire alcun pregio ai propri pensieri e attribuendo invece gran pregio ai pensieri dell'interlocutore"[1].

Eppure era tutta esteriorità e questa donna era infelice tanto come moglie  di Karenin, quanto come amante di Vronskij

Quanto a questo vediamo il suo  codice: “Le norme stabilivano senz'ombra di dubbio che bisognava pagare un baro, ma non obbligavano a pagare un sarto; che agli uomini non bisognava mentire, ma si poteva con le donne; che non bisognava ingannare nessuno ma un marito si poteva ingannare; che non si potevano perdonare le offese, ma che si poteva offendere, e così via"[2].

 

Ma torniamo a Resurrezione: “Nelle carceri non si faceva attenzione ai doni di dolcezza e di gioia che la primavera arrecava  bensì  al fatto che era arrivato un foglio di carta con tanto di bollo e d’intestazione con l’ordine di tradurre quel giorno ventotto aprile davanti al tribunale tre detenuti sotto istruttoria, due donne e un uomo. (p.6). La burocrazia annuvolava e raffreddava la primavera che sicuramente non brillava nelle prigioni.

Pesaro 5  settembre 2025 ore 12, 10 giovanni ghiselli

p. s.

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[1] Anna Karenina (1873-1877), trad. it. Milano, 1965, pp 703 e 704.

[2] L. Tolstoj, Anna Karenina, p. 310.


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