sabato 11 febbraio 2017

Twitter, CCLXXII

Vittorio Feltri
Ognuno odia e vitupera una parte di se stesso: Feltri è una patata vizza, ammuffita e di sapore inaccettabile. Anche la simpatia si fonda sul ricordo come ogni conoscenza (cfr. il Menone di Platone). La Raggi bella e fine mi ricorda le donne della mia razza

Chi voterò? Emiliano è bravo, la Raggi mi piace. Sarà poco bellina? Mi ricorda le donne di casa mia: il meglio della femminilità.

I vegani seguendo i dettami di Orfeo si vantano della dieta di’ apsichou borás (cfr. Eur. Ippolito 952).  Spero che non ne risenta la loro psiche.

Ancora: sacer Orpheus deterruit homines victu foedo cfr. Orazio
Io sconcio demone mi astengo da cani e gatti ma non da porci, manzi e pesciolini.
  
I servi delle mode hanno il consenso che passa con la moda. Essere se stessi nonostante le mode: hoc opus, hic labor est. Ma ne vale la pena.

Cfr. di nuovo l'Ars poetica: “fuit haec sapientia quondam "concubitu prohibere vago, dare iura maritis". Una sapientia non naturale per me
Maximum scelus per un uomo è essere donnaiolo. Santificàti sono invece i maschi che, scampati al fuoco di Sodomia, si sposano tra loro. Io sono un demone celibe e sconcio cui piacciono molto le donne, non sposate e pure sposate.

La differenza tra Virginia Raggi e Ruby, caro Feltri, non è questione di razza, ma di stile. E' questo - lo stile bello - che distingue il nobile dal plebeo, non il sangue




giovanni ghiselli

p. s.
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