venerdì 23 dicembre 2022

Chiacchieroni e pipistrelli

Dostoveskij  sui ciarlieri insignificanti e Nietzsche sui pipistrelli dall’apparenza umana.

Nel romanzo I demoni di Dostoevskij, Pjotr Stepanovič dice a Nikolaj Stavrogin: “Io parlo sempre molto, dico cioè molte parole  e m’affretto e non mi riesce mai. Perché non mi riesce? Perché non so parlare. Quelli che sanno parlare bene, parlano brevemente. Ecco, dunque, che son privo d’ingegno, non è vero?”[1].

Avversione alla luce. L’odio della verità è “ l’avversione alla  luce troppo chiara, a cui le loro crepuscolari e facilmente abbacinabili anime di pipistrelli non sono avvezze”[2].

Credo che diversi presentatatori televisivi e scarabocchiatori cartacei debbano riconoscersi in queste categorie.



[1] Dostoevkij, I Demoni, parte seconda, capitolo III. La prima edizione è del 1873.

[2] Nietzsche Umano, troppo umano II (1878), Parte prima Opinioni e sentenze diverse 7.

Nessun commento:

Posta un commento

Ifigenia CLXXXI La fedeltà mal riposta. Il rimpianto della rosa bianca trascurata.

  Il sole aveva sbaragliato le nubi. Mi tolsi la maglietta per   l’abbronzatura che va ripassata, come le lezioni. Mi guardai il petto e i...