Edipo 96Comprendo ora che per questa via- oJdovn-
Ogni via che percorriamo e le esperienze che viviamo per strada devono insegnarci un metodo, una mevqodo~ che contiene la parola oJdov~ infatti.
97non è possibile che non sia stato un sicuro auspicio- pterovn- da parte vostra- rivolto alle dèe venerande
pterovn significa piuma e ala- pevtomai “volo”, dunque il presagio può essere venito dal verso degli uccelli o dal loro volo interpretato da Antigone. Volatus avium dirigit deus scrive Ammiano Macellino (21, 1, 9)
e Amleto dice a Orazio: “there’s a special providence in the fall of a sparrow (Hamlet, V, 2) c’è un tocco appropriato della provvidenza nella morte di un passero.
98 a condurmi fuori fino a questo bosco sacro -tovd j a[lso~-.
Il boschetto delle Eumenidi situato a Colono rende sacro ogni bosco per chi ha letto e capito questa tragedia
98Non avrei infatti mai
99incontrato voi per prime nel mio viaggio,
Niente avviene per caso. Gli incontri che si fanno dipendono dal nostro carattere che è poi il nostro destino.
100 io sobrio nhvfwn , voi senza vino ajoivnoi~.
Nelle Eumenidi di Eschilo, lo spettro di Clitennestra aizza le Erinni contro Oreste, il figlio matricida ricordando le libagioni senza vino coav~ ajoivnou~ (107) da lei offerte e da loro sorbite
Quanto a nhvfwn, nell’ Epistola a Meneceo (131) Epicuro consiglia di vivere senza soffrire nel corpo e senza turbarsi nell'anima. Una vita piacevole non è generata da banchetti né da godimenti di fanciulli, di donne, di pesci ma da un nhvfwn logismov" (132), un calcolo lucido che indaghi le cause ed elimini le false opinioni ed ogni motivo di turbamento.
100 e non mi sarei seduto su questo sacro 100
101 gradino grezzo. Dunque dee,
tutto l’ambiente di Colono suggerisce naturalezza e semplicità, lontananza dal lusso e dall’invidia delle corti. Un luogo adatto per fare i conti con la propria vita.
102 secondo i vaticini- katj ojmfav~- di Apollo concedetemi
ojmfhv ha la stessa radice dell’inglese song. Vaticini cantati
103 ormai il trapasso e un rivolgimento katastrofhvn,un rovesciamento può anche essere positivo, può venire inteso come raddrizzamento
104 se non vi sembro in qualche maniera esserne indegno, io che da sempre
105 sono sottoposto latreuvwn alle pene più grandi tra i mortali.
Edipo accenna al fatto che il male lo ha soltanto subìto.
Lo dirà chiaramente ai versi266-267 di questa tragedia:" ejpei; tav g j e[rga mou-peponqovt j ejsti; ma'llon h] dedrakovta", le mie azioni piuttosto che compierle io le soffersi", e allora gli dei che lo avevano abbattuto, lo rimettono in piedi (v.394).
Il lunatic king Shakespeare dirà parole simili: E il lunatic kung: “I am a man/more sinned against than sinning” (King Lear, III, 2), io sono un uomo contro il quale si è peccato , più che un peccatore.
Questi versi andrebbero ricordati a quanti giustificano lo sterminio dei Palestinesi bambine, bambine e donne comprese all’eccidio del 7 ottobre compiuto da terroristi.
106 Avanti o dolci figlie della Tenebra antica,
ajrcaivou Skovtou le Erinni sono numi della religione che precede quella olimpica di Zeus e i suoi figli che hanno sostituito e sottomesso queste divinità confinate a un piano inferiore. Vengono spesso attribuite a una fase patriarcale della società. Edipo così legato alle donne le invoca chiamandole glukei`ai-dolci.
107 avanti tu che prendi nome dalla grandissima Pallade,
Del resto Edipo non manca di onorare Pallade Atena. Comunque tra le nuove divinità sceglie una femmina.
108 Atene la più onorata-timiwtavth- tra tutte le città,
Edipo non lesina onori ad Atene, onori cui Sofocle ha dato grandi contributi.
109 abbiate pietà oijktivrat j di questo disgraziato fantasma ei[dwlon di uomo
La fama dell'ospitalità di Atene è molto diffusa in diverse opere e la ricorda il vecchio cieco quando dice al corifeo che la città, per essere all'altezza della sua reputazione non può non accoglierlo: “ jAqhvna" fasi; qeosebestavta"- ei\nai, dicono che Atene è la più pia tra le città Edipo a Colono, vv. 260-261) la sola capace di salvare lo straniero maltrattato
110 infatti non è certo questo qui il corpo di una volta.
Ci scusiamo tutti dei della nostra decadenza dicendo che siamo stati ben più belli tanti anni fa.
Bologna 15 gennaio 2025 ore 19, 15 giovanni ghiselli
p. s
Statistiche del blog
Sempre1750305
Oggi287
Ieri535
Questo mese12593
Il mese scorso14567
Nessun commento:
Posta un commento