martedì 29 novembre 2022

Orsini, Innaro e Lupi

Si sono visti a Carta Bianca tre personaggi: Orsini, lo studioso abbastanza informato e alquanto obiettivo; Innaro, il giornalista presente sul luogo dove è nata la crisi, uno che parla in seguito ad autopsia dunque,  e ha ricordato che,  durante gli otto anni precedenti l’invasione russa, nel Donbass erano stati ammazzati 15 mila Russi dalle truppe  ucraine di estrema destra, mentre soldati occidentali  ne ammaestravan altre; poi il deputato “moderato” Lupi, che non studia, non legge e non ha visto niente con i suoi occhi, ma ripete a memoria gli slogan bugiardi che i suoi padroni gli hanno ordinato. In cambio gli hanno assicurato un posto nella greppia o mangiatoia che comunque non è certamente quella dove è venuto alla luce Gesù bambino 2022 anni fa, quasi compiuti.

Slogan detti e ripetuti a lungo da quelli come Lupi per prolungare la guerra e il massacro di soldati ucraini e russi non senza l’uccisione di tanti civili ucraini, bambini compresi.

Noi  italiani siamo in maggioranza contrari alla prosecuzione di questa guerra già da tempo e saremo sempre  più numerosi.

Lupi mi ha fatto venire in mente Mussolini con il suo “la parola d’ordine è vincere!” quando fece entrare in guerra l’Italia nel giugno del 1940.

La canaglia lo approvò, poi non mancarono quelli che gliela fecero pagare.


Bologna 29 novembre 2022 giovanni ghiselli

p. s

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