martedì 21 aprile 2020

Due pensieri di un cervello messo alla prova dal meditare continuo



Due pensieri di un cervello messo alla prova del meditare continuo

1 La pubblicità quale cicala sfiatata e vicina a scoppiare

La pubblicità in seguito a questa ecatombe, un mattatoio invero di esseri umani, dovrebbe ridursi a una cicala sfiatata vicina a tacere o scoppiare.
 Ma ho visto  che niente si impadronisce delle menti svigorite e avvezze al consumo frenetico quanto comprare e farsi comprare. Spero comunque che il dolore abbia fatto rinsavire almeno alcuni di noi volgendoci alla natura e all’umano. E pure al divino, non più identificato però con il profitto, il PIL e lo sviluppo infinito senza progresso nemmeno quotidiano.

2 I signori del petrolio devono pagare per sbarazzarsene. E’ una tassa sulla spazzatura.

Il petrolio che “va sottozero” (Federico Rampini, “la Repubblica, 21 aprile  2020, p. 11) per i miei gusti è una buona notizia. Il fatto è che non riescono più a venderlo e devono pagare per sbarazzarsene. Come facciamo noi con la tassa della spazzatura. Rampini qualche riga sotto scrive. “Il petrolio sottozero come misuratore dell’implosione dei consumi. È un messaggio minaccioso anche per importanti settori industriali in Occidente (…) non basta che i metalmeccanici tornino in fabbrica e che la produzione riparta: bisogna che qualcuno compri quelle auto”
Per me questo “messaggio minaccioso” è una promessa evangelica,  da Buona Novella. Tutti gli strumenti di morte dovrebbero andare sottozero.
Intanto il petrolio ci è andato. Auspico, come Papa Bergoglio vicario vero di Cristo, che ci vadano molto presto le armi et cetera.

gianni

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