domenica 7 marzo 2021

La questione di lana caprina (the flat-footed question per chi vuole dirla in inglese)

Quando dissero ad Anassagora che i giudici lo avevano condannato, egli replicò: “Da tempo la natura ha condannato a morte i miei giudici e me stesso”[1]. Ricordo questo  perché si seguita a perdere tempo, il breve tempo di  una vita umana, sulla questione di lana caprina della didattica a distanza. E’ evidente che questa è assai meno efficace di quella in presenza ma ora è necessaria perché la condanna a morte che grava su tutti non venga eseguita prima del tempo, ante diem per chi ama il latino.
Senza contare che un ottimo insegnante a distanza è più efficace, educativamente, di un mediocre docente in presenza.
Mi sono adattato anche io, ipotecnologico al massimo, a praticare l’educazione on line perché penso che sia migliore di niente e molto migliore del contagio moltiplicato dalla didattica in presenza.
Quindi basta chiacchiere, cartelli ed esibizioni varie. Leggiamo, studiamo e impariamo. Quando le scuole potranno essere riaperte senza mettere a repentaglio la sopravvivenza fino all’ultimo dì concesso a noi poveri mortali, torneremo a educare e ad essere educati con grande gioia.

Saluti
giovanni ghiselli

 


[1] Diogene Laerzio, Vite dei filosofi,  II, 3.

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