mercoledì 10 marzo 2021

Tempo e Bellezza. III

Millais, Ophelia
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Tempo e Bellezza - Tempo educato dai Tempi, Bellezza che forma il Tempo”.

La conferenza si terrà online in data 27 marzo 2021, ore 11.00–12.30.

 

A chi vuole seguirla on line posso inviare il link per posta elettronica

g.ghiselli@tin.it

 

Bellezza nel tempo della morte

Morire nella bellezza è cosa migliore che vivere nella bruttezza. Soltanto nella bellezza si può tollerare il dolore di vivere,

afferma Polissena quando antepone una morte dignitosa a una vita senza onore:"to; ga;r zh'n mh; kalw'~ mevga~ povno~, ( Euripide, Ecubav. 378), vivere senza bellezza è un grande tormento". 

Il coro commenta queste parole dicendo che nascere da persone nobili lascia un forte e chiaro segno - carakthvr - ma il nome della nobiltà diventa più grande per chi se ne fa degno (380-381).

 

Nelle Troiane di Euripide Cassandra sostiene  che deve evitare la guerra chi ha senno, ma se si giunge a farla, una corona non vergognosa è morire nella bellezza (kalw`~ ojlevsqai, v. 402) per la città.

Il kalovn  giustifica esteticamente tanto la vita quanto la morte.

 

Il culto della bellezza nella vita e nella morte non manca in Sofocle: Antigone dice a Ismene: ma lascia che io e la pazzia che spira da me/soffriamo questa prova tremenda: io non soffrirò/nulla di così grave da non morire nobilmente - peivsomai ga;r ouj-tosou`ton oujden w{ste mh; ouj kalw`~ qanei`n ( Antigone, vv. 95-97).

 Aiace  manifesta al corifeo il proprio proposito suicida ( Aiace, vv.479-480):"ajll j h] kalw'" zh'n h] kalw'" teqnhkevnai/ to;n eujgenh' crhv" ma il nobile deve o vivere con stile, o con stile morire.

 

La bellezza e la dignità della morte vengono anteposte alla degradazione della vita da Cleopatra, l'ultima dei Tolomei: lo capisce Carmione la quale risponde con il suo ultimo fiato al soldato che, vedendo il cadavere della regina, le ha domandato: "kala; tau'ta Cavrmion;  è bello questo? Ebbene, l'ancella e amica di Cleopatra replica: "kavllista me;n ou\n kai; prevponta th'/ tosouvtwn ajpogovnw/ basilevwn" (Plutarco, Vita di Antonio, 85, 8), è bellissimo e si confà a una donna che discende da re tanto grandi.

 

Lo stesso personaggio (Charmian) dell'Antonio e Cleopatra di Shakespeare, all'ottuso guardiano (First Guard) che le ha posto la medesima domanda retorica (Charmian, is this well done?) , ribatte: "It is well done, and fitting for a princess - Descended of so many royal kings. Ah, soldier! (5, 2)", è ben fatto e adatto a una sovrana discesa da tanti nobili re. Ah soldato!


 Bologna 10 marzo 2021 ore 19, 50

giovanni ghiselli


p. s

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