Oreste di Euripide
traduzione mia dei vv. 448 - 490
Oreste
In te la speranza mia ha un rifugio
dai mali
Ma tu che sei giunto con il
successo, condividi
la tua buona sorte con i tuoi cari
ridotti da far compassione, 450
e non tenerti da solo il bene
afferrato
ma prendi a tua volta anche una
parte delle fatiche,
ripagando a chi devi i favori del
padre mio.
Il nome hanno, non l’agire gli
amici,
quelli che non sono amici nelle
disgrazie 455
Coro
Ed ecco che con vecchio piede si
sforza verso di noi
Lo Spartiate Tindaro, vestito di
nero
E rasato nella foggia dei capelli
per il lutto della figlia
Oreste
Sono perduto, Menelao. Ecco qua
Tindaro
Che viene avanti verso di noi, vergogna
totale mi prende 460
di andare davanti ai suoi occhi,
per le azioni compiute.
E infatti mi allevò quando ero
piccino, e mi riempì
di molti baci, portando in braccio
il figlio
di Agamennone, e Leda insieme con lui,
tenendomi in considerazione non
meno dei Dioscuri;
e io a loro - o povero cuore e
povera anima mia -
ho reso un contraccambio non bello.
Quale oscurità
posso prendere per il volto? Quale
nube posso porre
davanti sfuggendo alle pupille
degli occhi del vecchio?
Tindaro
Dove dove posso vedere il marito
della figlia mia 470
Menelao? Infatti mentre versavo
libagioni
Sulla tomba di Clitennestra,
sentivo dire che a Nauplia
era arrivato con la moglie dopo
molti anni salvo.
Portatemi: voglio infatti
abbracciarlo
stando alla sua destra, rivedendo
dopo tanto tempo un mio caro. 475
Menelao
Salve o vecchio, uomo compagno di
letto di Zeus.
Tindaro
Salve anche a te Menelao, genero
mio.
Ah! (Che male non conoscere il
futuro)
questo serpente assassino della
madre qui davanti al palazzo
vibra folgori sinistre, mio oggetto
di odio 480
Menelao, tu rivolgi la parola a
quell’empio individuo?
Menelao
Perché no? E’ figlio di un uomo a
me caro.
Tindaro
Davvero è nato da quell’uomo, costui
diventato siffatto?
Menelao
E’ un suo nato, e se ora ha cattiva
fortuna, deve essere rispettato.
Tindaro
Ti sei barbarizzato stando lungo
tempo tra i barbari 485
Menelao
E’ cosa greca di certo rispettare
sempre il consanguineo.
Tindaro
E pure non volere essere sempre
superiore alle leggi.
Menelao
Tutto quello che viene dalla
necessità è cosa da servi secondo i saggi.
Tindaro
Tieni tu questa opinione, io non la
farò mia.
Menelao
L’ira infatti che ti accompagna con
la vecchiaia non è roba saggia. 490
giovanni ghiselli
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