“Gli uomini giudicavano sacro e impotante non già questo sacro mattino di primavera, non la bellezza del mondo di Dio donata agli uomini per il loro bene, per disporli alla pace e alla concordia, all’amore, e invece non giudicavano sacro e importante quello che avevano escogitato per spadroneggiare sugli altri” (Resurrezione, I capitolo).
Commento
Questo dipende da un difetto di educazione. La gioventù ha bisogno di cultura fatta di letture, di ascolto e di esperienze, per crescere educata, per lo meno essere capace di parlare in maniera ordinata e comprensibile.
Chi non sa parlare efficacemente, persuasivamente, cortesemente, ricorre alla violenza.
Le capacità oggi raccomandate sono quelle di accumulare denaro e potere.
Ma questo pessimo allevamento porta ai conflitti, da quelli personali perfino in famiglia, a quelli tra Stati. Bisogna rintrodurre l’alta valutazione, in termini di stima non di denaro, dei meriti sociali e intellettuali, e svalutare poi annichilire l’attuale predominio della brutalità.
Bologna 9 giugno 2025 ore 11, 30 giovanni ghiselli
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