Giovanni Ghiselli: Twitter, CCCXVII sunto. La morte di un caro amico: Alfredo Fiorese

venerdì 16 marzo 2018

Twitter, CCCXVII sunto. La morte di un caro amico: Alfredo Fiorese

foto di gruppo con l'amico Alfredo negli anni 70

15 marzo 2018

Attualità dei Cavalieri di Aristofane (del 424 a. C.).

La morte di un caro amico: Alfredo Fiorese.

L’8 marzo per me è la festa della donna come ogni altro giorno dell’anno. Senza la donna non c'è festa nella vita. Sine femina non est felicitas, si est tamen non est ita.

Chi riduce a un triste giorno comandato la festa e la felicità perenne che le femmine umane ci danno con la vita, è per lo meno indifferente alle donne, spesso loro nemico.

Nei Cavalieri di Aristofane i due demagoghi Paflagone e il Salsicciaio dicono entrambi di amare il Popolo e di esserne innamorati (vv. 732 s.). Altrettanto giurano ora al popolo italiano Di Maio e Salvini. Bene fa chi non si allea con loro.

Paflagone-Cleone nei Cavalieri di Aristofane promette a Demo il dominio su tutti gli Elleni e paghe da cinque oboli, dai tre che andavano agli eliasti dopo la vittoria di Pilo (425 a. C). Vediamo se i pentastellati vittoriosi diverranno pure loro dispensatori di sussidi pentoboloi.

Hanno preso molti voti quelli che spacciavano sogni. Io ho votato Liberi e uguali poiché denunciano la degradazione della scuola e della cultura.
In pochi abbiamo dato questo voto, siccome il popolo è ubriacato dalle menzogne, obnubilato dall'ignoranza ed è, in parte non piccola, pure affamato.

Agariste, incinta di Pericle, ebbe una visione notturna: sognò di partorire un leone (Erodoto VI, 131, 2). Le madri di molti conduttori televisivi attuali quando erano incinte di costoro sognarono di partorire dei lenoni.

Coloro che lasciano sussistere questa pessima scuola che insegna solo il disprezzo e la negazione della cultura non sono populisti ma schiavisti che vogliono trarre profitto dall'ignoranza del popolo per sottometterlo. Sono a loro volta servi dei poteri veri. Schiavi schiavisti.

Gli anni Settanta, soprattutto i primi anni Settanta, sono stati quelli della Statuto dei lavoratori, e della solidarietà umana. Le stragi, da quella del dicembre 1969 a quella dell’agosto del 1980, hanno annientato tale cultura e civiltà.

Dopo, il potere non ha più avuto bisogno di commissionare stragi. I suoi giochi luridi avevano raggiunto lo scopo. Ora tutti diffidano e sospettano di tutti. Molti odiano pure. La diffidenza e l’odio più dolorosi per me sono quelli indotti tra uomini e donne. Se incrocio una donna bella o carina, non posso fare a meno di sorriderle. Rischiando la galera.

giovanni ghiselli , l’impoverito di Pesaro. In termini di affetti, amicizie, amori, compagni, nei fatti in rebus ipsis.

Oggi piango la morte del compagno e amico Alfredo Fiorese cui dedico le parole che avete letto. E’ una delle più care persone frequentate a Debrecen (dal 1969 in avanti ) a Roma dove viveva, a Bologna, a Pesaro e pure a Malta. Un abbraccio forte a lui, con rimpianto.

(Nessun oggetto)