venerdì 18 aprile 2025

Joyce, Ulisse. Ade il funerale. Nona parte. Osservazioni e pensieri di Bloom sul funerale.

Bloom  seguita a osservare e a pensare. Gli viene in mente di tutto

Gli dà un senso di superiorità vedere tutti gli altri andare sottoterra per primi- 151- Gives him a sense of power seeing  all the others go under  first 97. Commento scrivendo che può dare anche un senso di solitudine.

Non mancano le reminiscenze letterarie: “Seppellirlo. Veniamo a seppellire Cesare. Le sue idi di Marzo o di Giugno 151-Burying him- We come to bury Caesar. His ides of March or June. (p.98)Non dimentichiamo che questa giornata di Bloom è il 16 giugno.

Cfr. Shakespeare , Giulio Cesare, III, 2, 79.

Quando ci seppelliscono siamo tutti uguali.

Cfr anche Alexander died, Alexander was buried, Alexander returned into dust" (Shakespeare, Amleto, V, 1), Alessandro morì, Alessandro fu sepolto, Alessandro ridivenne polvere. Alessandro era un uomo,  ossia quintessence of dust   (Amleto, 2, 2), quintessenza di polvere.

La morte, la vita e la letteratura si incontrano.

 

Appare uno sconosciuto, mai visto prima. Bloom è curioso e vorrebbe sapere chi è, ma poi gli salta in mente un altro pensiero: “Uno potrebbe vivere nel suo buco solo per tutta la vita. Sì certo. Ma avrebbe sempre bisogno di qualcuno per coprirlo di zolle,  anche se  avesse scavato la fossa da solo con le sue mani. 152  A fellow  could live on his  lonesome all his life. Yes, he could. Still he’d have to get someone to sod him after he died though he could dig his own grave 98.

Il bello del proprio funerale secondo me è che non deve occuparsene il morto. Per questo penso che tale ufficio, funebre quanto si vuole, sia meno lugubre di tanti altri apparentemente festosi e magari pure fastosi.

 

Torniamo al Nostro: tante bare: uno spreco di legname a waste of wood.

Solo la madre e il bambino nato morto vengono seppelliti in un’unica bara, only a mother and deadborn child buried in the on coffin.

Capisco  cosa significa. Capisco. Proteggerlo finché è possibile anche sotto terra, I see what it means, I see. To protect him as long as possibile even in the earth.

Anche se la madre è sotto terra e il figlio sopra, la protezione sussiste: mia sorella ed io chiediamo ancora aiuto alla madre nostra morta nel 2011 a 98 anni.

 

Contro la superstizione. Reminiscenze errate di Bloom.

 

Bloom conta 13 presenze Il numero della morte Death’s number. Ma poi si corregge. Sciocca superstizione quella del tredici 152. Silly superstition that about thirteeen 98.

La bara sparì calata nella fossa. Adesso preghiamo per il riposo della sua anima. Sperando che tu stia bene e non all’inferno154. Hoping you’re well and not in hell 99.

 

Fabrizio De André cantava :” voi siete in paradiso, là dove vengo anch’io perché non c’è l’inferno nel mondo del buon Dio”.

Dante ha ripristinato la superstizione contro Lucrezio.

Ricorderete: “Dante: ovvero la iena che fa poesia nelle tombe” [1].

Prende a calci e dischioma i morti.

“Allor lo presi per la cuticagna

E dissi. “ El converrà che tu ti nomi,

o che capel qui su non ti rimagna”

Ond’elli a me: “perché tu mi dischiomi,

nol ti dirò ch’io sia, né mostrerrolti

se mille volte in sul capo mi tomi” (Inferno, XXXII, 97-102). Costui era Bocca degli Abati che tradì i guelfi nella battaglia di Montaperti (1260)

Una curiosità: la madre mia, nata e cresciuta a Sanseplocro, quando mi insaponava i capelli del dietro collo diceva: “ora ti lavo la cuticagna”. Secondo me la nostra koinh; divalekto~ più bella è l’aretino. Quando vado a Sanseplocro ascolto parlare i locali per ripassarlo. Letteratura moderna, antica e vita vissuta.

 

Ma torniamo a Bloom

“Bel cambiamento d’aria. Dalla padella della vita al fuoco del purgatorio”.

Gli affossatori the gravediggers gettano terra sopra la bara. E se fosse vivo? Ci vorrebbe un telefono vicino al corpo dato per morto. Altre considerazioni da bambino curioso e fantasioso. Un affossatore arrotolava la fune: il suo cordone ombelicale 156: his navel cord. 101.

 

Contiguità della vita alla morte. “”oggi ho fatto il pane e ho sepolto il por babb”,  ho sentito dire nel Montefeltro.

 

Un’occhiata alla tomba del capo, Parnell, leader degli autonomisti irlandesi. Bloom passeggia tra i monumenti funebri: angeli rattristati- saddened angels, tombe di famiglia. Pietosa insania. Più sensato spendere soldi in opere di carità per i vivi.

“Chi si è dipartitio dalla vita Who departed this life. Come se l’avessero fatto di loro volontà. Buttati fuori, tutti quanti” 157.

Poi salta fuori la cultura approssimativa di Bloom  che cerca di ricordare il titolo e l’autore della Elegy written in a country Churchyard,  Elegia scritta in un ciniteo di campagna   sbagliando l’uno e l’altro. 

Questa bella poesia cimiteriale di Thomas Gray, del 751, canta i morti vissuti come Bloom “far from the madding crowd’s ignobile strife” lontano dall’ignobile lotta di una folla impazzita.

Un verso da cui Thomas Hardy trasse il titolo del suo romanzo Far from tha madding crowd (1874).

 

Un uccello sul ramo di un pioppo sembra impagliato. Anche la natura pare morta. Gli viene in mente la figlia Silly Milly burying the little dead bird in the kitchen matchbox 102  Millina sciocchina che metteva l’uccellino morto nella scatola dei fiammiferi in cucina poi lo seppelliva ponendo sulla tomba una coroncina di margherite e pezzetti di collanine 157.

Bloom vede un’immagine sacra di Gesù con il cuore in mano. Gli viene in mente la storia del quadro di Zeusi (V secolo a. C., seconda metà)  con uva dipinta così bene che gli uccelli andavano a beccarla. Sbaglia di nuovo il nome dell’autore: “Apollo that was” 102. Si chiamava Apollo. 158.

Bologna 18 aprile 2025 ore 17, 05 giovanni ghiselli

p. s.

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[1]Nietzsche, Crepuscolo degli idoli ,  Scorribande di un inattuale, 1.

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