mercoledì 23 marzo 2022

Gli Ucraini in Italia. A Napoli e a Pesaro

Ne abbiamo a Pesaro, molti vivono a Napoli da decenni.
L’ex sindaco De Magistris ha detto che gli Ucraini che vivono a Napoli, alcuni anche da diversi decenni, vogliono solo la fine della guerra, mentre l’invio delle armi non fa che prolungarla.
 
Allora bisogna convincere o “costringere” Zelenskj e Putin a discutere tra loro, politicamente, non retoricamente.
Un accordo possibile e plausibile sarebbe che l’Ucraina si impegnasse a  non entrare nella Nato e che i territori con una maggioranza di popolazione russa ricevessero una larga autonomia. La Crimea dove c’è stato un referendum è già russa di fatto.
Non vado a Pesaro dal 5 ottobre 2021 quindi non so niente degli Ucraini nella cittadina dove vissi da fanciullo, però mia sorella Margherita mi ha detto che l’ex badante della mamma nostra, con le nuore e le nipoti che l’hanno raggiunta, hanno espresso piangendo il medesimo desiderio di pace degli ucraini napoletani.
Questa è la voce, non so se di tutto il popolo, ma sicuramente di molte madri.
Sulla sofferenza delle donne per la guerra riporto due citazioni già fatte ma ancora molto, pure  troppo opportune e calzanti
La sofferenza delle donne per le guerre degli uomini è compianta dal Coro di vecchi Tebani nella Parodo dell' Edipo re di Sofocle: "La città muore senza tenere più conto di questi[1]/e progenie prive di pietà giacciono a terra portatrici di morte senza compassione,/ e  intanto le spose e anche le madri canute/di qua e di là, presso la sponda dell'altare/gemono supplici/per le pene luttuose"( vv. 179-185).
 
 
Orazio chiama il dio Marte torvus in Carmina I, 28, 17 e cruentus in II, 14, 13.
Nella prima Ode del primo libro[2] il Venosino menziona le guerre maledette dalle madri:" bellaque matribus/ detestata" (vv. 24-25).
 
Bologna 23 marzo 2022 ore 11, 48
giovanni ghiselli
p. s.
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[1] Dei cadaveri.

[2] I primi tre libri delle Odi uscirono nel 23 a. C.

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