mercoledì 9 marzo 2022

Noi pochi e nemmeno tanto fortunati.


Ieri sera Cacciari, da Floris, ha detto che la Russia è un impero, e i Russi  si sentono cittadini di un impero, tanto è vero che  chiamano Mosca la terza Roma. Vedo che l’America teme l’estendesi di questo impero verso l’Europa e farà di tutto per impedirlo. Niente escluso. Del resto Putin non sopporta l’estensione dell’impero statunitense fino a tutti i confini  occidentali e nord occidentali dell’impero russo.

Dunque si ripete la causa più vera dello scoppio della guerra del Peloponneso indicata da Tucidide:" Io considero la causa più vera ma meno dichiarata a parole il fatto che gli Ateniesi, divenendo potenti e incutendo timore agli Spartani, li costrinsero a combattere" ( Storia della Guerra del Peloponneso I, 23, 6.)

 

Questa guerra antica che durò quasi tre decenni (431-404) portò innumerevoli lutti ai Greci e condusse a una decadenza irreversibile tanto i vincitori quanto i vinti.

La guerra presente è molto più pericolosa e può diventare assai più deleteria perché vi sono implicate due potenze globali- dette dai più Occidente Oriente- disposte a tutto pur di non cedere all’altra.

Mandare le armi, inasprire le sanzioni, significa volere che la guerra continui e diventi sempre più feroce. Il rischio che corriamo è la distruzione dell’Europa.

Condivido dunque il grido lanciato ieri da Cacciari: “l’imperativo categorico è fermare la guerra,  e smetterla con le misure che colpiscono le popolazioni”. Misure immorali ha aggiunto Zohk. Anche Mattei era su questa linea. Dio li benedica. Erano comunque e sono, siamo, una minoranza in Italia.  Le guerre sono fatte anche di propaganda: “Famā enim bella constant, et saepe etiam, quod falso creditum est, veri vicem obtinuit” ( Curzio Rufo, Historiae Alexandri Magni,  8, 8, 15), le guerre sono fatte di quanto viene affermato, e spesso anche quello che si è creduto senza ragione, ha fatto le veci della verità.

Chi non ha gli strumenti per difendersi, crede a qualsiasi menzogna.

Credo del resto che l’estensione della miseria indotta dalle sanzioni porterà a una levata di scudi di tanti che ancora non hanno capito: nescit plebes ieiuna timere” (Lucano Pharsalia, III, 58).

 

Bologna 9 marzo 2022 ore 9 e 46

giovanni ghiselli

 

  

Nessun commento:

Posta un commento

Ifigenia CLXXXI La fedeltà mal riposta. Il rimpianto della rosa bianca trascurata.

  Il sole aveva sbaragliato le nubi. Mi tolsi la maglietta per   l’abbronzatura che va ripassata, come le lezioni. Mi guardai il petto e i...