giovedì 11 settembre 2014

Twitter, LII antologia

10 settembre 
mox dentes inllident labellis. Traduco, ma non per la Boschi quae litteras scit:   presto affonderanno i denti nelle labbra.

E non saranno molles morsiunculae morsettini, su teneri labelli (cfr. Plauto, Pseudolus) dati i loro  dentoni voraci

 Alla fine ciascuno morderà sé stesso. cui labella mordebis? (Catullo) Tibi ipsi

Chi ci governa ama i cittadini come i lupi amano gli agnelli

Matthaeus dicit, sed quod dicit cupidae plebi, in vento et rapida scribere oportet aqua

maria montesque pollicentur, promettono mari e monti, così ingannano gli ingenui con una clausola allitterante (nella traduzione)


Il "ragazzo" Renzi crede di avere capito tutto, di sapere tutto. Da quasi settantenne, più in forma di lui del resto, gli rinfaccio cinque parole di Marziale: “semper homo bonus tiro est”, l'uomo onesto fa tirocinio per tutta la vita. Ergo, Renzi si est bonus, non est satis

Lupi, il cosiddetto ministro, ha un volto che ricorda la maschera del clown Le sue parole ridicole e assurde confermano questa impressione.

Matteo Renzi è un chiacchierone dalla lingua muscolosa. 
Capo ha fier, dente robusto, dritto il busto. 
Sotto la camicia però non è sodo.

La Boldrini sorride e ringrazia. Se avesse senso politico, sarebbe accorata per i gravissimi mali della polis, non così vanamente giuliva.

La permanenza dei classici: i governi nascono, poi devono morire e pagare reciprocamente il fio della loro ingiustizia seguendo l'ordine del tempo, secondo il dovuto (cfr. Anassimandro).

la cosiddetta meritocrazia nella scuola incentiverà la lotta spietata di tutti contro tutti, penalizzerà i meno disposti a brigare, premierà gli intriganti e i ruffiani
I presidi burocrati non hanno idea della cultura soprattutto di quella classica. Come possono gratificarla? Premieranno gli intrallazzatori più servili con loro e le professoresse più piacenti, per non dire delle compiacenti, se le troveranno.

Renzi e i suoi bravi, per non sembrare inameni e autoritari, sorridono e celano le armi Così però scoprono i denti assolutamente voraci
Ma i più famelici sono Lupi e Alfano. Nella loro persona si nota la bocca da squalo e non c'è traccia di alcuna conoscenza significativa.

Responsabile, responsor,  è chi vuole e sa dare una risposta. I sedicenti responsabili della destra alfaniana non ne hanno data alcuna soddisfacente. Eludono le risposte alle nostre domande gli irresponsabili che ci governano.

Caro Matteo,
voglio provare di nuovo a dialogare con te.
 Non è male l'Europa socialista, anche se io preferirei comunista, ma cosa c'entrano Alfano e Lupi con il socialismo?
Finché non ti sbarazzerai di loro, non mi fiderò di te. 

Le guerre ci saranno finché ci saranno uomini di potere che con le guerre accresceranno il proprio potere o denaro. Priviamoli del potere!

Con tutta la pietas che si deve ai morti,  gli aviatori periti nell'incidente erano piloti addestrati non bene. Il problema di fondo è sempre la scuola,

Invito Renzi a eliminare il sottoprodotto escremenziale del suo governo. Sa bene a cosa alludo.
La complicità con il reale, quella di Odisseo, è salvifica, mentre la complicità con gente come Lupi e Alfano è venefica. Ricordalo, Matteo!

Ridono le camicie che avviluppano i petti sì baldi, le vite da torero dei leader politici

La Boschi ieri si era messa gli occhi dello stesso colore del vestito (cfr. Proust). A Pesaro si dice: "bleina, prò ", bellina, però. Con pudica aposiopesi  non dirò della Picierno che comunque rimane  un gioiellino

Matteo, metti gli ex di Berlusconi a dipanare la matassa della comicità. Lo russo sarà il capocomico. Poi liberatene qua doceo ratione con il metodo che sto insegnando
Rendo onore alle tre religiose italiane, suor Benedetta, suor Olga e suor Lucia che, Loro sì, fanno onore a noi italiani.



giovanni ghiselli

Il blog è arrivato a 177367 contatti in 587 giorni, alla media di 302 al giorno. Grazie a voi, continuo a scrivere.
Dopo avermi letto, venite a sentirmi, se volete: il 17 settembre, alle 18,  presenterò il libro di Remo Bodei Generazioni, con l’autore, Walter Tega e Francesca Emiliani nella libreria Feltrinelli di piazza Ravegnana, a Bologna
Il 22 settembre, alle 18, 30, terrò una conferenza nella libreria “Il catalogo” di Pesaro

Dal 13 ottobre terrò un corso sulla  presenza dei classici all’Università Primo Levi di Bologna

2 commenti:

  1. Se fossi al potere anch'io vorrei una scuola che insegna poco e male , l'ignoranza del popolo è utile ad un certo tipo di governo. Se fossi un dirigente Didattico vorrei più potere....lavoro meno,fatico meno,ho sempre ragione. Sono un'umile maestra voglio solo insegnare a leggere,scrivere e far di conto: Specialmente a tutti gli alunni che hanno un' unica possibilità: la scuola. Giovanna Tocco

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  2. Concordo con l'analisi sul futuro della scuola, è molto grave quello che si profila all'orizzonte...Quelli che non usano il mercimonio saranno tagliati fuori, o avranno vita difficile...

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