31 agosto 2014
Cantino altri, i prezzolati, le
imprese di Renzi, noi ricordiamo le parole buone di Papa Francesco. -Matthaei res gestas alii canant, nos bona
verba pontificis
Renzi, Alfano, Berlusconi
costituiscono un solo coacervo come gli elementi nel tempo del Chaos: "ignis,
aquae, tellus, unus acervus erat".
Renzi tiene la bocca sempre
aperta per non perdere tempo nella chiusura
Le parole di Renzi sembrano
mostrare un destino. In realtà quest’uomo che si atteggia a persona fatale è un
linguacciuto propalatore di chiacchiere
Chiacchiere
cui non seguono i fatti. O peggio: la fanfaronata meritocratica favorirà, nelle
scuole, chi venderà il proprio tempo sacro allo studio.
Verrà "premiato" chi
rimarrà nell’edificio scolastico a chiacchierare e intrigare, invece di correre
a casa per studiare, per imparare qualche cosa di nuovo, di interessante, di
bello da raccontare ai ragazzi.
Cognomina
ex virtute: Matthaeus garrulus dentatus.
Intanto gli Italiani buscano bastonate
Renzi scrive: "scendo in
ufficio". Una catabasi, una discesa agli Inferi i cui arcidiavoli sono le
banche, il mercato e la produzione industriale. Lui, povero diavolo, esegue.
L'uomo privato dei classici si
assimila alla pubblicità e alla tirannide.
La donna diventa la serva o la
padrona o la vittima di tale mostro
Questa turpe società di schiavi
e tiranni può essere redenta dalla cultura e dall'arte solo attraverso la calocagathìa, la bellezza e la bontà.
Sorrisi di donne politiche
Sorrise la
Boschi , e subito intorno a lei il cielo si fece sereno
Alla Pina invece sorridono le distese marine.
Perché Renzi e le sue ministre sono
tanto giovani e belli? Perché hanno
sollevato il capo più in alto dei vizi umani e delle luride latrine terrene
dove sguazzano i comuni mortali.
L'insaziabile lussuria è un
vizio che non lascia diventare vecchi. E non perché si muoia giovani. Il
fatto è che il rigidus custos ruris,
Priapo, siccome è rigido, non ammette mollezze.
Renzi, sulla
scuola, ha fatto come l'asino che ha svegliato la ninfa Lotide molto desiderata
da Priapo: "intempestivos edidit ore sonos", ha emesso ragli
inopportuni. Priapo già predisposto a fare il massimo con il rigido arnese
venne deriso, e il povero asellus
divenne victima grata al dio
dell’erezione, un dio grande (cfr. Ovidio, Fasti,
I, 434 ss.). Avertat deus omen dal
Nostro
Intanto il mio blog ha raccolto
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giovanni ghiselli
Intanto gli stipendi degli insegnanti sono ancora surgelati.....andremo in pensione poveri e vecchi così moriremo prima ,...con un poco di fortuna ,magar i, decederemo prima della pensione...Giovanna Tocco
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