Shakespeare, "Riccardo III". Rilettura. XXXIX. Attualità del Riccardo III di Shakespeare che come ogni autore classico parla di noi

L’ex regina Elisabetta domanda a Riccardo se creda con la corona di nascondere i segni di infamia che devono essere impressi sulla sua fronte.
Sua madre, la duchessa di York, gli chiede dove sono Clarence e il figlio di lui Edward Plantageneto, poi dov’è Hastings. Solo alcune delle sue vittime.
 
Riccardo non risponde a queste domande e ordina di suonare le trombe e colpire i tamburi: let not the heavens hear these tell-tale women- (Riccardo III, IV, 4, 150) non permettete che i cieli odano queste donne chiacchierone mentre inveiscono contro l’unto del signore.
Vuole annegare gli impropèri sotto il rimbombo assordante della guerra.
 
Durante le trasmissioni televisive, quando una rara avis prova a muovere critiche ragionate a questo sistema, viene interrotta dal conduttore che ha ricevuto l’ordine di mandare in onda the clamorous report (IV, 4, 153) il rimbombo assordante della pubblicità che è comunque una guerra: alla sobrietà alla temperanza, allo stile, alla bellezza, alla cultura.
 
Oppure si usa il rumore assordante spacciato quale musica per intontire la gente e annientare il logos. Si pensi alla rumorosissima confusione delle discoteche e all’istanza di riaprirle, mentre il tasso di positività sta crescendo ed è molto più alto rispetto a quello di un anno fa. Quanti vogliono le discoteche aperte suspicano le scuole di nuovo chiuse a settembre. Altro colpo al logos dei giovani, altri sentieri che si aprono alla droga e alla delinquenza.
 
giovanni ghiselli 
 
p. s

faccio il tifo per Papa Francesco. Ne abbiamo bisogno.