sabato 17 settembre 2022

L’associazione ibrida e letale scuola-lavoro

Un altro ragazzo morto sacrificato alla scuola ibridata con il lavoro. Muoiono ovviamente gli studenti che frequentano le scuole dei poveri. Negli anni Cinquanta si chiamava “Avviamento al lavoro”, la versione degradata delle scuole medie dove si faceva il latino già sul serio. Preparavano al liceo.
A Pesaro la media Lucio Accio si trovava nel medesimo edificio del classico Terenzio Mariani. Dopo la terza media bastava salire le scale. Anche simbolicamente.
Il lavoro della scuola è lo studio.
Quando mi chiedono impegni lavorativi diversi, rispondo ancora: “non è il mio lavoro”.
Ora ingannano i giovani poveri con questa associazione incongrua.
La scuola deve sì garantire il lavoro, ma solo  dopo il compimento della preparazione scolastica che dovrebbe dare competenze mentali capaci per lo meno di non morire lavorando come si deve. Ma sono fasi successive della vita.
Prima si impara a leggere, a scrivere, a parlare e a pensare, possibilmente con bravi maestri. Poi, con istruttori diversi, si impara a lavorare.
Chiedo che si ponga termine a questa strage di studenti figli di gente povera.
 
Bologna 17 settembre 2022 ore 10, 35
giovanni ghiselli

p. s
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