6 Ottobre
Sono
per la libertà, ma contro la licentia
.
Licenza
di uccidere, con le automobili, licenza di umiliare e affamare, licenza di
licenziare, detta anche ipocritamente “flessibilità” o soppressione
dell’articolo 18.
Il
triste corteo dei disoccupati si ingorga, e intanto Renzi e Marchionne si
scambiano complimenti e congratulazioni.
Acta retro cuncta. Tutto è invertito:
per eliminare le discrepanze tra gli operai, li si fanno crepare tutti nello
stesso modo.
Stat gravis strages (Seneca Oedipus) sta dritta la strage pesante di
suicidi, di bombardati, di sgozzati. Intanto il bullo della FIAT sorride tutto contento.
E il boyscout finto scemo, si congratula con lui.
La
gente povera, i più piangono, ma Fazio il prosseneta astuto e maligno sorride
sempre, e per incensare l'ospite in vena di spiritosaggini aggiunge: “mamma mia
che ridere!”. Un diavolo incarnato.
Oggi
ho visto il primo filo di grano in erba. Ho pensato a mia mamma morta tre anni
fa, alla nonna, alle zie, al nonno, al babbo, alle amanti svanite, alle amiche
scomparse. Li rivedrò tutti, come ho visto rinascere il grano tagliato
all’inizio dell’estate.
La
morte delle persone è, come scrive Ammiano Marcellino a proposito di Adone, indicium frugum sectarum in adulto flore,
simbolo del grano tagliato quando è maturo.
Il
grano risorge, come Cristo e noi tutti.
La nostra morte è simboleggiata dalle messi tagliate quando sono mature
(cfr Ammiano Marcellino, XXII, 9)
giovanni
ghiselli
il
mio blog è arrivato a 183339 contatti
Lunedì
prossimo inizierò il mio corso sugli archetipi all’Università Primo Levi di
Bologna
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