lunedì 27 ottobre 2014

Twitter, LXVI antologia

Bologna 27 ottobre

Le varie Boschi giubilando roche protendeno il collo al vespero autunnale. Le giovani giulive aspettano il prossimo Natale e non prevedono il coltello dello scalco né le armi corruscanti della cuoca.

Renzi calza gli stivali delle 7 leghe ma rimane fermo, oppure li usa in una corsa retrograda

die Eule der Minerva, la civetta di Atena, spicca il suo volo al crepuscolo. Le civette di Renzi-Berlusconi invece al tramonto corrono alle televisioni per farsi truccare e dire bugie sceme.

Renzi è il funzionario delle banche e pure il giullare della Merkel, alla faccia dei brodtlose Arbeiter i lavoratori poveri o disoccupati che non ridono

Francesco (il santo e il papa) ci spinge a cercare una verità incorporea. Ma i corpacciuti berlusconiani e i corporei renziani pur admoniti quaerere incorpoream veritatem (cfr. Agostino, Confessiones, VII, 20), non vogliono saperne.

Il posto fisso è un diritto inalienabile di chi lavora bene. Farne una negazione ontologica è un errore politico e un crimine morale. Va punito.

Non ho il telefonino, uso le cabine telefoniche, mi muovo in bicicletta dentro Bologna ma anche fino a Troia (id est Ilio), corro a piedi, studio latino dal 1956, greco dal 1958, mi piacciono molto le donne, non ho fumato mai nemmeno una sigaretta, tengo conferenze e scrivo gratis su un blog che ha avuto188565 contatti in 620 giorni. Di tutto questo sono fiero


giovanni ghiselli

2 commenti:

  1. Il posto fisso è il terrore di chi vuole dominare il popolo semplice, pensa che bello per i padroni poter ricattare ancora di più la povera gente. Inoltre ,in Italia ,se non hai il posto fisso non hai accesso ai mutui e a tanti altri servizi....bisogna salvare i lavoratori , non il posto di lavoro! Giovanna Tocco

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  2. Bene fa, professore, a esser orgoglioso delle cose e delle persone che per lei hanno rappresentato e costituiscono qualcosa di essenziale e irrinunciabile. E la ringrazio di partecipare a tutti questo bagaglio esperienziale umano e culturale. Un suo discepolo.

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