NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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mercoledì 8 ottobre 2014

Twitter, LXII antologia

8 ottobre

Compito di chi parla o scrive è la ricerca delle cause. Senza questa visione la parola è cieca. Infatti i ciechi di mente  infamano l’eziologia, anzi rivelano se stessi e la propria orbità mentale, chiamandola  “dietrologia”
Retrogradi sono loro.

Lunedì prossimo, 13 ottobre, parlerò di archetipi alla Primo Levi di Bologna.
La Memoria è madre delle Muse (Esiodo).
La poesia genera la Storia (Vico), dalla Storia nasce l’Oratoria (Quintiliano)
Dal meravigliarsi nasce la Filosofia (Platone e Aristotele).
La teoria estetica di Platone e quella di Aristotele.
Dissoi; lovgoi: le interpretazioni contrastive raffinano e potenziano lo spirito critico.
Poche voci, oltre la mia, ora contrastano i luoghi comuni: Padellaro,  Freccero, Fusaro, Paragone, Massimo Fini e pochi altri che io sappia.

La politica italiana è drogata: i poveri, i vessati, non hanno chi li rappresenti e li difenda nel Parlamento della Repubblica.

Tutte le smorfie che fa la Pinotti non servono a nascondere la sua inconsistenza politica, anzi la accentuano.

Le poche voci di opposizione ai luoghi comuni raffinano e potenziano lo spirito critico di chi le ascolta.

Marchionne è "il cambiavalute dei corpi", come Ares nel primo stasimo dell’Agamennone di Eschilo. Un uomo quello, un dio questo, deprecabili, ossia da deprecare, da tenere lontani pregando che non  siano tra noi.
Nella Parodo dell’Edipo re,  Sofocle attribuisce al coro di vecchi tebani questa deprecazione indirizzata al “dio disonorato tra gli dèi”:
“ E Ares, lo smodato, che/ ora senza bronzo di scudi/mi brucia tra le grida aggredendo,/ prego che volga la schiena in una corsa retrograda, precipitosa/lontano dal confine della patria”.

giovanni ghiselli

il blog è arrivato a 183937 contatti.  Bologna 8 ottobre 2014 ore 18

1 commento:

  1. Quando l'abolizione dell'articolo 18 arriverà agli insegnanti sarà finita la scuola italiana , sarà finita la libertà didattica e qualsiasi genitore potrà chiedere la testa della maestra,il dirigente sarà libero di licenziare quei docenti che esprimono una posizione didattica o politica controcorrente, quando il figlio del ricco sbaglierà frusteremo il figlio del povero,non potremo chiedere aumenti di salario o permessi ....insomma ...una pacchia per chi non ha voglia di lavorare...basterà fare tutto quello che dice il dirigente e leggere il sussidiario in classe...Giovanna Tocco

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