venerdì 3 aprile 2015

In onore di Marita Bossetti

Ieri sera, 2 aprile 2015, a Matrix c’era la moglie di Bossetti, Marita.
 Sento il dovere di scrivere per indicarla come una donna dal comportamento pieno di dignità, di stile, di umanità. Contrasta con le scimunite e gli imbecilli che blaterano di tutto senza alcuna competenza. Questa signora difendeva la vita del marito e la sopravvivenza della sua famiglia messa alla gogna da un coro di ignobili accuse non senza calunnie infamanti. Ieri due scarabocchiatori venduti alla stampa padronale  sono arrivati a dire che la moglie  del mostro fa parte di una famiglia di bugiardi, quindi è improbabile che racconti la verità quando difende il marito con tanta ostinazione. Davanti a tale ingiuria dei due pennivendoli servi, la signora Bossetti non si è scomposta, ma si è limitata a guardarli col sovrano disprezzo che siffatta canaglia si merita.
Se Massimo Bossetti sia colpevole, non so. Certo è che i colpevolisti credono di inchiodarlo con indizi che potrebbero essere attribuiti a centinaia e centinaia di persone. Una volta il muratore disse al compagno di cella che la sorella diciottenne recatasi a trovarlo era bella ( pensate la nefandezza!); poi è andato con la moglie a vedere il luogo della morte di Jara ( rarissima empietà!); poi ha ritirato soldi da un bancomat situato vicino alla casa di Jara (molto peggio di una rapina a mano armata con tanto di morti!); poi è passato con il furgone nei pressi della palestra: certamente meditava di fare del male, o lo aveva già fatto.
Sul DNA non c’è stata chiarezza a parte il linciaggio morale della madre sua. Tutto questo perché sua eccellenza il ministro dell’interno lo ha giudicato colpevole da subito soprattutto in quanto è un proletario ed è una persona indifesa, isolata, senza aderenze né aiuti. A parte la moglie e la madre. Donne cui con queste poche righe voglio rendere onore. Ne ho sentita la necessità per distinguermi dagli sciacalli vigliacchi che nel muratore lombardo, nella madre sua, nella moglie e nei loro figli, povere creature sicuramente innocenti, hanno trovato capri espiatori sui quali proiettare le proprie nefandezze, debolezze e frustrazioni.


giovanni ghiselli

1 commento:

  1. pur non avendo visto la trasmissione condivido quanto scritto, poichè penso che in un'Italia dove non si fa altro che parlare della difesa della famiglia un attacco tanto feroce e ostinato a moglie e figli regolari di un presunto colpevolesia indegno Inoltre non vale per Bossetti la presunzioine di innocenza fino a sentenza definitiva? Dimenticavo,Bossetti è un operaio.
    Margherita

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