I
servi invitati dal padrone televisivo se non hanno la coda, scodinzolano con la
lingua. Questa è la feccia astuta.
La
massa ignorante, è una comparsa della storia: accorre sempre dove cioè da
festeggiare il padrone. La casta padronale fa di tutto per degradare il popolo
cosciente a plebe dal cervello contumace.
Tacito
ricorda che nella Roma imperiale solo le persone di poco peso e oscure (leves ignobiles) venivano colpite dalla
legge. E' ancora così, credo.
Altrimenti
non capisco perché il condannato di Garlasco non sia in galera e il non ancora
processato Bossetti vi si trovi. La casta non dà mai l’esempio della condanna a
uno della sua specie.
La
tortura in Italia non è un reato perché viene praticata sempre dai sadici che
hanno il potere. Questo è un paese dove i giudici onesti vengono ammazzati
perché sono una minoranza. Se fossero la maggioranza non sarebbe possibile
ucciderne tanti.
La
casta vuole sempre perpetuare i propri privilegi e chi osa metterli in
discussione merita “giustamente” ogni violenza: la tortura, la morte, lo
stupro. Con casta non intendo tanto i politici quanto chi li comanda.
Pasolini
ha scritto: “il potere ha escluso gli intellettuali liberi”
Fin
dal tempo dell’impero romano, quando gli imperatori mandavano a morte gli
storiografi critici del loro regime e ne facevano bruciare i libri: Augusto lo
fece con Tito Labieno; Tiberio con Cremuzio Cordo che poi Caligola riabilitò, e infatti questo imperatore passa per pazzo;
Nerone condannò Trasea Peto, la “virtù in persona”; Vespasiano mandò a morte
Elvidio Prisco; Domiziano fece uccidere Erennio Senecione e Aruleno Rustico.
E’
del tutto encomiabile tanto dal punto di vista etico, quanto da quello estetico,
la decisione del sindaco di San Lazzaro di restituire il denaro ricevuto come
finanziamento elettorale dalla coop modenese Cpl concordia, ora indagata per
corruzione.
Isabella Conti ha versato dalla propria tasca
2000 euro che non erano mai entrati nelle tasche sue.
Questa
giovane donna ha dato un esempio che andrebbe seguito.
giovanni
ghiselli
il
blog è arrivato a 227559
chi
vuole scrivermi, non lo faccia su facebook . Utilizzi invece la posta elettronica
g.ghiselli@tin.it cui risponderò. Mi scuso
per le mancate risposte in facebook che non so usare come posta
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