sabato 22 luglio 2017

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Goya, Il fantoccio
21 luglio 2017
I fantocci e le pupazzate televisive

La vita politica non dipende dal nostro voto ma dai nomenclatori, ossia da coloro che compilano la lista dei fantocci governativi i quali eseguono gli ordini dei signori del Mercato.  

Nelle parole dei più tra i fantocci designati dai nomenclatori a imbonire e distrarre la massa, manca il logos: una voce significante prodotta dal pensiero. 

I fantocci delle pupazzate televisive qualificano come "incredibile" ciò che è sotto gli occhi, "mozzafiato" quello che è ordinario, "studioso" l'ignorante.
Non sanno nemmeno che cosa significhi "piuttosto che". Lo usano come "e anche", mentre vuol dire "invece di". Questa è la "casta", secondo me costituita dagli iloti più brutti.

Gente che fa chiacchiere oziose, piene di lusinghe fallaci e si lamenta se prende stipendi annuali che non superino di almeno 200 volte quelli di un lavoratore.
Gente capace di scrivere che fu Tiberio a mandare Varo contro Arminio, o che la lingua latina deriva da quella greca. E passano per intellettuali.

Pasolini che era colto, capace di pensare ed era lucidamente critico verso il potere, è stato ammazzato proprio perché denunciava le malefatte dei potenti e dei loro servi, ne svelava gli
arcana, palesava il vuoto culturale degli istrioni dalla massima visibilità e la trivialità dei volgari mimi che insultano il pudore e ammazzano la cultura.

giovanni ghiselli

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