Sentiamo cosa dice il procuratore Ippolit Kirìllovič nell’arringa contro Dimitri nei : Fratelli Karamazov :
“la nostra trojka fatale galoppa a perdifiato, e forse, chissà, verso l’abisso” .
Potrebbero intervenire altri popoli “ e fermare coi propri mezzi quella folle corsa della nostra sfrenatezza per salvare se stessi, la cultura, la civiltà. Abbiamo già udito queste voci d’allarme giungere dall’Europa. Non date loro esca, non rinfocolate il loro odio sempre crescente con un verdetto che assolva un parricida” (Parte quarta, Libro dodicesimo, capitolo nono).
Ho riletto questo grande romanzo durante la detenzione in ospedale san Salvatore di Pesaro, poi nel centro di riabilitazione di Villa Fastiggi e ho sussultato constatando l’attualità di queste parole.
Crosetto e altri ministri in Europa agitano ancora oggi lo spettro dell’invasione russa per giustificare il riarmo e le risorse sottratte a sanità, scuola, cultura.
Ricordo che Dimitri Karamazov in seguito a questa arringa viene condannato pur essendo incolpevole dell’assassinio del padre.
Bologna 6 dicembre 2025 ore 11 giovanni ghiselli
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