Trascrivo dal quotidiano “la Repubblica” di oggi le parole di Francesca Albanese che hanno suscitato polemiche.
Il titolo dell’articolo :
“Albanese, De Maria
Parole incompatibili
con la cittadinanza”
La successiva didascalia fa:
“Le dichiarazioni della relatrice Onu spaccano Pd e maggioranza
Il dem chiede la revoca, l’europarlamentare Corrado la difende” (pagina 2 della cronaca)
Trascrivo dunque le parole della relatrice Onu:
“ Non bisogna commettere atti di violenza nei confronti di nessuno ma al tempo stesse che questo sia un monito alla stampa per tornare a fare il proprio lavoro”.
Non vedo alcuna incompatibilità con la cittadinanza offerta dal sindaco di una città che ha una tradizione democratica. La stampa non fa il suo lavoro quando non condanna lo sterminio di civili inermi: decine di migliaia di persone tra le quali donne e bambini.
Il monito è quello di non dividere in caste anche i morti ammazzati come ha fatto tanta stampa.
Suggerisco al Pd bolognese di non schierarsi su questo argomento con la destra nemica della libertà di parola, di critica, di pensiero e di ogni altra libertà .
A questo proposito cito un altro titolo nella medesima pagina:
“Di Benedetto della Lega oggi in consiglio presenta un odg perché venga tolta” E sotto: “Un ordine del giorno per ritirare la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese. La maggioranza potrà dimostrare col voto da che parte sta”.
Credo che se ritirerà la cittadinanza a una donna che condanna la violenza e le reticenze, l’indifferenza nei confronti della violenza dimostrerà di stare con la Lega e gli altri nemici della libertà di parola, la parresia cioè il nucleo, il primo elemento della democrazia. Bene ha fatto l’europarlamentare Pd Annalisa Corrado a difendere Francesca Albanese. Ha difeso anche il partito dalla perdita della parte antica e migliore della sua identità.
Bologna primo dicembre 2025 ore 16, 50 giovanni ghiselli
p. s.
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