Gianluigi Paragone a La Gabbia |
Napoletano,
Salvini, Renzi la Santanché e le
nipotine. Erodoto
su Cambise
A
Napolitano che ci vuole uniti rispondo che la disunione tra i molto ricchi e i
molto poveri è un abisso. Possibile che non lo capisca l'Emerito?
Salvini
non legge, alcuni leggono ma non capiscono, altri leggono ma non ricordano.
Tutti parlano per luoghi comuni e dicono le medesime cose. False per lo più.
Nessuno
dei politici ha detto chi sono i mandanti delle stragi di terroristi tali che
lasciano ai poliziotti la carta d'identità. Nemmeno che bisogna cercarli.
Ci ha
provato Giulietto Chiesa nella trasmissione di Paragone. Intanto la Santanché furente e
l'enorme crocifero colmo di cibo e di
certezze , facevano di tutto per soverchiarlo berciando a squarciagola nel loro dramma forsennato. Perché la calamità,
l’ignoranza e la malafede devono essere così piene di parole? In confronto a
costoro, Napolitano è Platone.
Il
mio quadrifarmaco: non odiare mai gli islamici pacifici, non ascoltare quasi
mai il razzista Salvini, non credere sempre al linguacciuto Renzi, non commuoversi troppo davanti a quei
fiorellini politici appena sbocciati, la
Boschi e le altre graziose fanciulle che devono ingentilire la scena sporca e
cruenta.
Erodoto inizia il capitolo sul relativismo culturale affermando:
" in ogni caso secondo me è evidente che
molto matto era Cambise ("ejmavnh
megavlw" oJ Kambuvsh""); altrimenti non si sarebbe messo
a schernire religioni e costumi (3, 38, 1).
E’ possibile applicare questo ejmavnh - era matto - ai razzisti
nostrani e stranieri, mussulmani o cristiani che siano.
Ne parlerò il 16 gennaio, a Pesaro, alle 18, 30, nella libreria di via
Castelfidardo “Il catalogo”
giovanni
ghiselli
Il
blog è arrivato a 207203
Nessun commento:
Posta un commento