NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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lunedì 7 dicembre 2015

Topoi greci antichi nel linguaggio di politici e giornalisti italiani di oggi

Topoi greci  antichi nel linguaggio di politici e giornalisti italiani di oggi
Incontri linguistici del lunedì.

Gli incontri si svolgono il lunedì, tolti i periodi di vacanza e le eventuali coincidenze con feste nazionali, presso la sede della Fondazione Leusso, in viale Regina Margherita 1 (angolo con via Salaria), IV piano. L’orario è 17-19.

L’idea è che chi introduce parli una cinquantina di minuti e segua quindi una discussione di settanta minuti. Alle diciannove dobbiamo necessariamente lasciare i locali. Sarebbe dunque desiderabile far cominciare  l’incontro  effettivamente alle 17 precise cercando   quindi  d’essere presenti già qualche minuto prima: anche nella città di Roma non è impossibile e si possono ricordare almeno due illustri precedenti, Enrico Berlinguer, quando fu segretario del comitato regionale del Lazio,  e Tonino Ruberti, nel periodo del suo rettorato,  ambedue capaci di cominciare, puntuali e impassibili,  le loro relazioni e comunicazioni anche a sala ancora semivuoto (ma, dopo le prime volte, le sale presero a riempirsi al momento stabilito).

7 dicembre 2015: Gianni Ghiselli (Bologna), Tópoi greci classici nel linguaggio di politici e giornalisti italiani d’oggi


Sommario con gli argomenti del percorso

Il linguaggio politico. Erodoto e il dibattito costituzionale (III, 80 ss). Monarchia, Oligarchia, Isonomia. Il fatto di “non rendere conto” caratterizza il monarca persiano e il tiranno greco.

Il biasimo della tirannide assai diffuso nella storiografia, nella letteratura e nella filosofia antica (Alceo, Erodoto, Eschilo, Sofocle, Euripide, Platone, Cicerone Tacito). Il tiranno è prepotente, criminale, incestuoso e pure zoppo (Edipo, Periandro, Riccardo III di Shakespeare). Il tiranno è alcolizzato, erotomane, depresso (Platone, Repubblica).
La tirannide è figlia dell’ u{bri" ( u{bri~ futeuvei tuvrannonEdipo re , v. 873), la prepotenza genera il tiranno. Il tiranno è circondato dalla paura (Sofocle, Seneca, Tacito).

Riferito ai giorni nostri: se tale è il tiranno, sbarazzarsene “val bene” stragi e massacri inflitti anche al suo popolo. Vedi la “liberazione” dell’Iraq e della Libia con la cosiddetta esportazione della democrazia.

Varoufakis e la tirannide dell’Unione europea (“la Repubblica”).

Critiche alla democrazia, assimilabili a quanto di male si dice ora sul “populismo”. Aristofane, Senofonte, Platone, Il “Vecchio oligarca” Aristotele, Polibio, Cicerone. Il termine dhmokrativa non significa per tutti libertà né uguaglianza di fronte alla legge.

Curzio Maltese (“la Repubblica”)  deplora la demolizione della classe media. Elogi della classe media: Euripide (Supplici, Oreste), Platone, Leggi.

L’ijsonomiva di Erodoto, in Euripide ( le Fenicie del 411) diventa la legge cosmica dell’ ijsovth" , l’uguaglianza che rifiuta l’eccesso. I “moderati” di oggi accusano gli avversari di “estremismo”


La necessità della memoria storica ( i Tedeschi non vogliono ricordare il passato, Matteo Nucci, “la Repubblica”). Il referendum dei Greci. Cicerone (Orator). Pavese. Leopardi.

Enrico Deaglio: importanza dello studio del greco che è in fortissimo declino ("la Repubblica"). L'umanesimo come amore dell'umanità. Non sarebbe male se i politici sapessero citare i classici.  Citazioni sofoclèe. Tsipras, Andreotti e Adele Faccio in altri tempi.

Scritte in greco moderno nelle manifestazioni del luglio 2015 nella piazza Sintagma di Atene. Una sola: Oi trapeze" sta ceiria tou laouv, le banche nelle mani del popolo.

Un articolo di Massimo Cacciari (“la Repubblica”). Le diversità di Germani, Greci e Latini.  “Distinti inseparabili”.
Inseparabili distinzioni per giunta diverse rispetto al mondo latino (die Welsche) e a quello greco.
La Germania di Tacito. Hölderlin ( Il romanzo epistolare Iperione e l’inno Germania). Conclusione di Cacciari:  manca un’auctoritas che guidi l’Europa. Purtroppo. Conclusione dell’Iperione: i Tedeschi sono vuoti e disarmonici come i cocci di un vaso gettato. 


La Mastrocola (Bellezza della distanza, "Il sole 24 ore") utilizza non bene Lucrezio e la Poetica di Aristotele. Superficialità e grossolanità nel tradurre ("catarsi è purgazione" una traduzione dettata dall'ajpeirokaliva). Forse c'entra Nietzsche (La nascita della tragedia). L'articolo è comunque troppo semplicistico 

Il pensiero unico dei Tedeschi (Garton Ash, “la Repubblica”) e, viceversa,  la logica aperta al contrasto dei Greci (Eschilo le Coefore, v. 461, Erodoto e il relativismo culturale, i dissoi; lovgoi, le Antilogie di Protagora).

Umberto Galimberti e l’integrazione (“la Repubblica”)  . Questa non deve chiedere allo straniero di sopprimere   differenze e  identità.

La dittatura della brevità e la perdita dell’attenzione (Bruno Giussani, “la Repubblica”).
Un excursus su il tempo: Anassimandro, Pindaro, Sofocle, Seneca, Ammiano Marcellino, Agostino, Shakespeare, Thomas Kyd, Machiavelli, H. Hesse, Pasolini. 


I rossi di pelo (Giuliano Aluffi, “la Repubblica”). Aristofane utilizzato non bene. Rubicundi e rubicundae: Plauto, Catullo, Ovidio.

La politeiva di Pericle e la nostra costituzione.
Tucidide: uguaglianza (to; i[son) per tutti (cfr. art. 3 della nostra costituzione) rimozione degli ostacoli al pieno sviluppo della personalità (cfr.art. 3 commaB). La libertà (ejleuqevrwςpoliteuvomen, liberamente viviamo da cittadini, II, 37, 2) e la libertà di parola (cfr. art. 21)
 Euripide e la parresia (Ione, Fenicie)
Pericle : non pratichiamo la xenhlasiva. L’accoglienza dei rifugiati politici (cfr. art. 10).
Il mito di Atene: Sofocle, Euripide, Isocrate, Arriano .
Leggi scritte e non scritte (Sofocle, Euripide, Plutarco)

L’Agorá e la politica (Glenn Most, “Il sole 24 ore). La necessità del metevcein (partecipare). L’impolitico. Omero, Tucidide, Aristotele, Plutarco.

La commedia nuova. Chi è umano per Menandro. Disumano non è tanto l’impolitico quanto l’asociale (cfr. Cnemone, il Dyskolos.

La solitudine  scelta (Seneca, Nietzsche, il Tonio Kröger di T. Mann) o coatta (il Filottete di Sofocle).

Non-ostanti i limiti della democrazia ateniese, siamo tutti Ateniesi (ancora Glenn Most in “la Repubblica”).

Catullo e la passione amorosa contrapposta  ai compiti del civis. Il lavqe biwvsaς. Un articolo pubblicitario (di Armando Massarenti (“Il sole 24 ore”)
La pubblicità
Orbene, anche la scrittura pubblicitaria è stata inventata di Greci (Aconzio e Cidippe, Callimaco e Ovidio).

La pubblicità smontata. Il Pericle di Tucidide, Epicuro, Don Milani.  

L’imparzialità vera o presunta dei giornalisti (Monica Maggioni, “la Repubblica”). L’imparzialità proclamata ma non sempre praticata dagli storiografi (cfr Tucidide con Cleone, Tacito con Tiberio, Domiziano etc). Come si deve scrivere la storia di Luciano. Un pregiudizio antipopolare limita l’obiettività degli storiografi classici.

Ancora Glenn Most sul dramma antico (“Il sole 24 ore”). Le lezioni della tragedia greca continuano a essere attuali. 

L’eufemismo (Federico Rampini, “la Repubblica”).

 Scalfari (“la Repubblica”) e la nostalgia. Un uso improprio dell’Odissea.


Orbilio, il maestro plagosus e la presunta “repulsione dei giovani verso i testi antichi” (Alessandro Banda, “Il sole 24 ore”). Propaganda contro la scuola e contro la cultura.

Presunte analogie tra Enea e il partigiano Johnny di Fenoglio (Massimo Novelli “la Repubblica”).

Omero e i sogni (Antonio Gnoli, "la Repubblica").

Metafore politiche (Gianrico Carofiglio “la Repubblica”). La Repubblica di Platone con il paragone (non la metafora) tra la polis e l’anima umana, e Il principe di Machiavelli con la parabola della volpe e il leone che risale a Plutarco (Vita di Lisandro)

Galimberti   ("la Repubblica") e il Politico di Platone. Politica e pastorizia.

Papa Francesco e il suo discorso a L’Avana. Gesù si trova nella povertà e nella misericordia. Platone, Omero e Sofocle.

Galimberti, Platone e l’ elogio della follia (“la Repubblica”). Il Fedro platonico.

Un errore per lo meno di punteggiatura (Martino Menghi “Il sole 24 ore”). Platone sull’anima umana. Repubblica e Fedro.

L’omosessualità. E’ una perversione oppure va associato a Eros Uranio? Platone, Simposio (Galimberti, “la Repubblica”)

Conclusione: lo studio del greco e del latino. Tocqueville, Gramsci (Luciano Canfora, “Corriere della sera”, Ivano Dionigi (“la Repubblica”).

Aggiunta del giorno prima
Socrate sempre fuori luogo  Gianluca Briguglia recensisce Indagine su Socrate di Maria Michela Sassi in  “Il sole 24 ore” del 6 dicembre 2015



giovanni ghiselli

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