Agli amici che hanno avuto comprensione e pure compassione quando ci
voleva. A quelli che mi leggono e mi capiscono. A quelli che vengono alle mie
conferenze e mi pongono pure delle domande
gianni
Ecco apparir gianni ghisel si vede
ecco additar gianni ghisel si scorge,
ecco da mille voci unitamente
gianni- "PEZZENTE"- nominar si sente
Il poverello di Pesaro ne è molto fiero in attesa dell'eterno riposo quando
discenderà laggiù tra le grame
sue genti, nel mondo che tace,
tra gli umili morti di fame che dormono in pace.
Morendo, possibilmente non tra poco, ricorderò una lontana sera del luglio del 1971. Quella sera estiva, piena di voli, dimenticai l'incerta prospettiva del futuro. Era vicino a me una bella donna amata mihi quantum amabitur nulla, Elena dalle bianche braccia -leukòlenos-, delle nerissime chiome, dai seni rotondi, profondi bathykolpos-. e ricchi di significato-Mi chiese di comprarle un anellino. Io già in quel tempo ero assai trito e parco, ma lo compravo se ci avevo soldo. La bella Elena capì e mi perdonò, poi anzi sorrise e mi offrì un sorso del latte che portava con sé per ogni evenienza, non senza aggiungere l'oblazione del suo caro miele. Fu il momento più felice della vita di questo poverello mendicante della bellezza. Le successive suor Dolcine, Clarisse e Badesse varie, non mi hanno donato tanta gioia nei seguenti 47 anni e 4 mesi.
Saluti
gianni
Venderò la casa di Pesaro e da giugno a settembre andrò a vivere sul colle Ardizio in una grotta affacciata sull'Adriatico, una spelonca da dove non avrò mai la veduta tronca a guardare il sole, le stelle e l'innumerevole sorriso delle onde marine dove brillano, riflesse, le luci sante del cielo.
Così realizzerò compiutamente il mio destino di poverello pesarese. Saluti a tutti. giannni
p.s.
In facebook ho trovato sinora
gianni
Ecco apparir gianni ghisel si vede
ecco additar gianni ghisel si scorge,
ecco da mille voci unitamente
gianni- "PEZZENTE"- nominar si sente
Il poverello di Pesaro ne è molto fiero in attesa dell'eterno riposo quando
discenderà laggiù tra le grame
sue genti, nel mondo che tace,
tra gli umili morti di fame che dormono in pace.
Morendo, possibilmente non tra poco, ricorderò una lontana sera del luglio del 1971. Quella sera estiva, piena di voli, dimenticai l'incerta prospettiva del futuro. Era vicino a me una bella donna amata mihi quantum amabitur nulla, Elena dalle bianche braccia -leukòlenos-, delle nerissime chiome, dai seni rotondi, profondi bathykolpos-. e ricchi di significato-Mi chiese di comprarle un anellino. Io già in quel tempo ero assai trito e parco, ma lo compravo se ci avevo soldo. La bella Elena capì e mi perdonò, poi anzi sorrise e mi offrì un sorso del latte che portava con sé per ogni evenienza, non senza aggiungere l'oblazione del suo caro miele. Fu il momento più felice della vita di questo poverello mendicante della bellezza. Le successive suor Dolcine, Clarisse e Badesse varie, non mi hanno donato tanta gioia nei seguenti 47 anni e 4 mesi.
Saluti
gianni
Venderò la casa di Pesaro e da giugno a settembre andrò a vivere sul colle Ardizio in una grotta affacciata sull'Adriatico, una spelonca da dove non avrò mai la veduta tronca a guardare il sole, le stelle e l'innumerevole sorriso delle onde marine dove brillano, riflesse, le luci sante del cielo.
Così realizzerò compiutamente il mio destino di poverello pesarese. Saluti a tutti. giannni
p.s.
In facebook ho trovato sinora
Nessun commento:
Posta un commento