domenica 10 ottobre 2021

Ci siamo specializzati troppo isolandoci sempre di più.

Beata quell’età giovanile in cui le nostre attitudini non si erano ancora del tutto specializzate, nemmeno individuate e potevamo passare molte giornate ghiribizzose senza sentire ancora il dovere di potenziare al massimo le facoltà che avremmo scoperto in noi, con il volgere delle stagioni che portano tutto e portano via tutto. In quelle stagioni antiche potevamo passare dal recupero della nostra Euridice di turno, al tuffo nel mare o nel fiume o nel lago, al viaggio fino a Budapest o a Capo nord, alla serata in osteria, alla notte in bianco sulla spiaggia in una lieta brigata, come i poeti più antichi.prima che i generi fossero già definiti e distinti, potevano mescolare racconti epici, a scene comiche, a precetti agricoli, a insegnamenti teologici. Poi le Euridici sono spaite tutte, le Dafni sono diventate legnose, Budapest, Helsinki e Parigi ti vengono a noia, i tuffi hai smesso di farli perché devi avanzare circospetto nell’acqua intorbidata, la mamma e tanti amici non ci sono più. Resta solo il compito di potenziare al massimo quello che si è imparato a fare meglio. Poche cose. Insomma resta il rapporto di ciascuno con se stesso quasi esclusivo del resto. Ci basta essere vivi e avere ancora un paio di cose da fare. Bologna 10 settembre 2021 ore 20. Ora vado a correre perché questo so farlo bene, quindi la cena non immeritata anche perché oggi con il sole ho scalato la Croara in bicicletta. Con questa sono molto bravo: pedalo benissmo. Domani affronterò una salita più dura. Ho anche scritto facendo aggiunte al corso che inizierò martedì. Sono abbastanza contento di me e della vita. Mi è più difficile esserlo di altri giovanni ghiselli giovanni ghiselli

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