Già docente di latino e greco nei Licei Rambaldi di Imola, Minghetti e Galvani di Bologna, docente a contratto nelle università di Bologna, Bolzano-Bressanone e Urbino. Collaboratore di vari quotidiani tra cui "la Repubblica" e "il Fatto quotidiano", autore di traduzioni e commenti di classici (Edipo re, Antigone di Sofocle; Medea, Baccanti di Euripide; Omero, Storiografi greci, Satyricon) per diversi editori (Loffredo, Cappelli, Canova)
martedì 12 ottobre 2021
Una cura riformativa per gli energumeni e i cafoni.
Agli energumeni violenti che scendono in piazza per menare bisogna fare capire, attraverso un corso di rieducazione in un carcere riformatore, che la dimostrazione dell’umiltà e della pazienza è un privilegio della buona educazione.
Ai ridicoli cafoni arricchiti, che sfoggiano il denaro accumulato, e ai piccolo borghesi che cercano ancora più risibilmente di imitarli, bisogna insegnare che la neglegentia pecuniae, fa parte del buon gusto aristocratico.
giovanni ghiselli
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