lunedì 18 ottobre 2021

Le mie donne non sono sparite risucchiate dagli inferi come Euridice, anzi sono tutte incielate

Racconto di Kaisa, di Elena, di Päivi, di Ifigenia e delle loro consorelle nei miei amori cercando significati interessanti per chi mi legge e lo faccio con gioia, senza rimpianti: non scrivo di loro invocando “Elena! Elena!”, né alcuna delle altre, come faceva Orfeo con Euridice: “A! miseram Eurydicen anima fugiente vocabat Eurydicen toto referebant flumine ripae”(Virgilio, Georgica IV, 526-527) Ah sventurata Euridice invocava mentre la vita fuggiva, Euridice echeggiavano le rive con tutta l’acqua del fiume. Le mie donne più significative non sono mai sparite del tutto dalla mia anima, anzi vi sono rimaste presenti e vive e ci rimarranno per sempre. Per piacere a loro ho studiato e ho continuato a studiare dopo, e continuo a studiare ancora per capire sempre meglio, sempre di più. giovanni ghiselli

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