Tra quanti perpetuano il genocidio culturale del popolo
italiano non bisogna dimenticare Lino Banfi e Gene Gnocchi.
Pure loro sono, come Fazio e altri già ricordati, "maestri
del pensiero" degli Italiani. Tra virgolette ironiche per chi non l’avesse
capito.
Una volta la classe dirigente veniva selezionata da licei
selettivi. Per gli indigenti c’era l’esenzione dalle tasse e il presalario o un
posto in collegio qui a Bologna. Così hanno potuto studiare tanti poverelli di
Pesaro. Uno di questi è diventato addirittura magnifico rettore
dell’Università.
Ora la casta
prepotente si perpetua con clientelismo e raccomandazioni.
A Troia non andò Elena ma un ei[dwlon,
un fantasma mandato dagli dèi per suscitare disordia e strage tra gli uomini
(Euripide, Elettra, 1281-1282).
Trump e Kim per quali fantasmi delle loro menti malate
minacciano la distruzione del pianeta?
Le nostre malattie derivano da dolore del represso,
scaturiscono da quegli istinti che il monoteismo del denaro, idolo falso e
bugiardo, reprime e rende malati: l’amore prima di tutti, sesso compreso. Insultare
Cipride è odiosa sapienza e vantare l'astinenza da Afrodite è inopportuno, anzi
è contro natura. Cfr. l’Ippolito di
Euripide.
Renzi si commuove quando incontra in aereo due maschi in viaggio
di nozze. Io mi sdegno quando un povero deve spendere per medicine e scuola e
non può farlo. Ora i poverelli di Pesaro, o di Avellino, non possono venire
all’Università né vengono curati nel tempo opportuno e necessario.
Bologna 14 ottobre 2017 giovanni ghiselli
p. s.
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Mi inginocchio come gli atleti americani. Giovanna Tocco
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