Steen Jan, Festa di compleanno |
Compleanni, matrimoni, funerali, Giovanni Battista,
Francesco d’Assisi, Elio e Priàpo. Il Leno
Maximus
Festeggiare il compleanno è come applaudire ai funerali o
brindare ai matrimoni, celebrazioni tristissime, almeno una purtroppo
inevitabile.
A poposito del mio compleanno, ahimé prossimo: "cotidie morimur, cotidie enim demitur pars
vitae, et tunc quoque cum crescimus, vita decrescit " (Seneca Ep. 24, 20).
A proposito: si avvicinano gli ottanta ma la voglia è sempre
tanta (cfr. La città delle donne di
Fellini).
Ogni sera, giunto al redde
rationem della mia giornata operosa, non manco di ringraziare Priapo, un
dio grande, quello dell’erezione
Il grano è risorto, sta crescendo e il cuore si conforta
assai anche se "nos ubi
decidimus-quo pater Aeneas, quo Tullus dives et Ancus-pulvis et umbra sumus",
scrive Orazio (Carm. IV, 7), “Epicuri de grege porcus” (Orazio Epp. I, 4, 16).
Io mi sento piuttosto appartenere alla confraternita del dio
Elio, di Giovanni Battista e di
Francesco d’Assisi. Secondo me erano, oltretutto, due donnaioli, come pure
Cristo. Una persona sensibile non può non esserlo e corteggia le donne, diverse
donne, se non è innamorato pazzo di una sola, senza paura di rifiuti legittimi o di calunnie
con tacce infamanti e del tutto false di
molestie. Il donnaiolo non molesta, corteggia prima con garbo, poi con grazia,
infine, ricevuto l’assenso, con tatto.
Porto soccorso al fratello caduto con un paio di sillogismi
FALSI: i topi sono roditori dentati, Renzi è vistosamente dentato, Renzi è un
topo roditore. Oppure: Renzi, il gran dentato, non è un roditore, i topi sono
grandi dentati, i topi non sono roditori.
Che tempo che fa: è tempo di vergognarsi, pudendum est, del mestiere di ruffiano
strapagatissimo: cum mentiris et lucraris
non erubescis? (Cfr. Aulo Gellio, Noctes
Atticae, XVII, 4, 2). Deinde Lenoni Maximo
dico: cum nummos modio metiris et vides pauperum, non erubescis?, al
ruffiano più grande di tutti dico: quando misuri i soldi con lo staio e vedi un
povero, non arrossisci?
Non è invidia la tua? potrebbe domandare qualcuno. Certo, ma
non per denaro, sed non propter nummos” (Giovenale, VI, 646) , non per i miseri quattrini, di cui
non mi importa un fico, bensì sento invidia per il pulpito dal quale potrei
istruire e pure educare al bene più persone che da qui: educherei un popolo
intero.
Ma in qualche modo lo
faccio lo stesso, anzi educo diversi popoli e popoli diversi: il mio blog è
arrivato a 581425 visite (120 mila all'anno di media).
Questi sono i primi
dieci paesi
Stati Uniti
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Italia
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Russia
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Germania
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Ucraina
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Francia
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Cina
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2552
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Regno Unito
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2395
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Spagna
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1155
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Portogallo
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865
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Non mi lamento
giovanni ghiselli
p. s.
Mie prossime conferenze di novembre
Il 14 alla Primo Levi su Epitteto e Marco Aurelio.
il 16 alla Ruffilli ancora su Annibale.
il 18 a Bolzano per
il Centrum Latinitatis Europae su
come rilanciare gli studi classici.
il 21 alla Primo Levi
su Lucrezio
Il 25 ad Assisi, liceo Properzio su Quintiliano.
Un’occasione per prendere altri spunti dal mio modello.
il 28 Primo Levi De rerum natura libri I e II.
il 28 Primo Levi De rerum natura libri I e II.
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