martedì 18 aprile 2023

L’educazione della scuola, quando c’è, viene annientata dalla mala educazione televisiva.


 

La televisione porta avanti il genocidio culturale già denunciato da Pasolini negli Scritti corsari. E’ vero che talora si trovano melodrammi resi bene, film anche pregevoli, trasmissioni plausibili relative alla storia o interessanti documentari sugli animali. Ma bisogna cercarli e trovarli.

 

Se uno la accende a caso, magari mentre fa una pausa dallo studio o dal lavoro bevendo il caffè, si imbatte in dei beceri e delle becere che non sanno parlare un italiano decente. Ma la loro scarsa educazione non è soltanto linguistica, anzi è soprattutto, e ancora peggio, un modo screanzato di comportarsi. Fanno domande e interrompono chi risponde con interventi privi di senso pur di mettersi in mostra. Credo che siano stati ammaestrati in tal senso appunto per diseducare l’utenza sprovveduta. Chi accetta tale comportamento senza andare via è complice di tale maniera volgare. Chi non ha la difesa della cultura e dell’arte è indotto a pensare che questo agire da canaglia sia normale o addirittura elegante, magari un segno di forza. Sicché non dobbiamo meravigliarci se i giovani guastati da tali modelli negativi di prepotenza e di ignoranza non si lasciano correggere né criticare quando agiscono e parlano male. “Se lo fa quello o quella sulla grande ribalta televisiva, posso farlo anche io: magari diventerò come lui o lei”, sono indotti a pensare

 Ho in mente diversi presentatori dei quali non ho preso i nomi perché non ho lo stomaco di guardarli e ascoltarli per diversi minuti, ma più avanti lo farò.

Comunque chi ha ricevuto una buona educazione dalla famiglia o dalla scuola o dalle letture sa di che cosa e di chi parlo.

 

Bologna 18 aprile 2023 ore 16, 50 giovanni ghiselli

Sto andando a tenere una lezione, per insegnare e apprendere altre cose mentre riferisco criticamente quello che ho imparato.   

 

 

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