22
settembre n.p.
Voglio la santa teocrazia della bellezza, della cultura,
della giustizia sociale, invece dell'empia adorazione del mercato, del consumo,
del Pil.
Ci sono persone capaci di tutto e incapaci in tutto. Ne
conosco tante: losche figure pubbliche conoscenze private. E' una categoria
umana delle peggiori.
Se passerai per l'Ungheria, troverai la mia gioventù che
tremola nel vento della puszta come
la pelle dei serpenti rimasta appesa nei cespugli.
Il formicaio dell'expo milanese con tanto di Coca Cola e di
MacDonald è l'immagine evidente dell'imbestiamento di troppi italiani.
Invecchio insegnando a chi vuole imparare e, dum doceo, disco.
E' bello invecchiare tra i giovani. Orrendo è invecchiare
dove tutto è vecchio.
Chi ignora la bellezza dei classici è "vuoto e
disarmonico come i cocci di un vaso buttato via" (Cfr. Iperione di Hölderlin sui Tedeschi).
In luglio saranno passati 50 anni dal mio primo arrivo a
Debrecen. Vorrei tornare nel suo bosco sacro accolto da anime nobili come
capitò a Edipo giunto a Colono.
Ma temo che troverei la grande foresta sconsacrata,
profanate le tombe delle mie compagne finlandesi da una canaglia ignara di mito
e poesia. Caduto il muro, sono arrivati gli Orban con le barriere di filo
spinato dove si impigliano le vesti e la pelle che poi tremola nel vento.
Varoufakis ha risposto a Renzi dicendogli: “non vi siete liberati di me, bensì della democrazia quando avete ricattato
Tsipras ”.
Varoufakis mi piace per le sue “anomalie” che mi sono
congeniali: è di sinistra, è snello, ha l’aria di uno cui piacciono molto le
donne. Tutti pregi dal mio punto di vista. Pregi spregiati dagli eunuchi
moderati e dalle loro cortigiane
govanni ghiselli
il blog è arrivato a 27003
Nessun commento:
Posta un commento