giovedì 3 settembre 2015

Twitter, XCVIII antologia

Non si può apprendere ciò che è serio e nobile senza vedere il ridicolo e l'ignobile. Perciò dobbiamo essere grati, paradossalmente, agli asserviti presentatori e ospiti della televisione.

Ho imparato a non essere vile, volgare e ridicolo osservando gli ospiti più frequenti delle trasmissioni televisive più viste. Penso a gente come Mughini, per esempio.

Bambini allevati dalle madri e dai padri eunuchi come cuccioli di maiali non diventano uomini ma porci.

Ouj politeiva, “non costituzione” è la stasiwteiva, il predominio di una fazione. Nella politeiva, “costituzione”, i cittadini sono liberi e hanno molto tempo libero (Platone, Leggi, 832c)

Alcune tragedie (p. e. Edipo re di Sofocle e quella di Seneca) mostrano e insegnano l'orrore dell'incesto, o della guerra (le Troiane di Euripide, per esempio).
I giochi elettronici insegnano ai cretini che la violenza è una bella cosa.

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4 settembre

L'ignoranza è doppiamente dannosa quando è avallata da una reputazione di sapienza. Osservo tanti specialisti presunti mentre  parlano genericamente di tutto.

La "personata felicitas" (Seneca, Ep., 80, 8) la maschera della felicità o la felicità mascherata che si schiacciano in faccia gli eternamente ridenti, mi fa tristezza e pure schifo.

Il parlare a lungo senza lasciarsi mai interrompere come facevano un tempo i Berlusconiani, ora i Renziani, è tipico dei ciarlatani che ripetono a memoria i luoghi comuni concordati dalla cricca cui appartengono
Tali imbonitori vogliono trascinare nel vortice delle loro menzogne gli ascoltatori sprovveduti. La televisione di regime dà spazio e dà ragione a costoro.

Ascoltare i cretini non è gratuito anzi è costosissimo: spendiamo noi stessi (nos ipsos impendimus Seneca, Ep. 42, 7). Lo spreco peggiore.

Pianti e ululati luttuosi ci turbano, immagini di bambini morti ci accorano. Salvini non deve trarne profitto, ma perdita, come tutti noi.

Non sparlo di tutti: brava, bella e fine ieri sera Isabella Ragonese a “Linea notte”. Più che dignitosa  come sempre Bianca Berlinguer, per niente indegna del padre suo.

Leggo, corro a piedi e in bicicletta, nuoto, la sera vado al cinema e a teatro, per lo più da solo. Ho nostalgia di gente del mio stampo. Ce n’è davvero poca fuori dai miei libri.


giovanni ghiselli

1 commento:

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