mercoledì 23 luglio 2025

La luce del sole.


La luce del sole.

Amabili lettori,

vedo che il mio scrivere pur dall’egro letto dà qualche cosa a voi e sento che dà molto a me quasi fosse uno di quei balsami beati che le  Muse preparano e le Grazie offrono, dolcissime soccorritrici le une e le altre.

Perciò devo continuare a scrivere finché Dio vorrà e le ore future danzeranno davanti a me  con tante promesse.

Il tramonto comunque si avvicina. Il coro di Sofocle nell’Edipo re lamenta il tramonto degli dei, oggi molti sofistaiv  disquisiscono sul tramonto dell’Occidente.

Da una finestra del rifugio dove imparo di nuovo a camminare vedo un colle verde illuminato dai raggi del Dio. Quando tramonta so che non è per sempre. Già Catullo lo sapeva: “Soles occidere et redire possunt”.

 Anche Gesù il Cristo e altri come lui e pure il grano e le foglie, i fiori, le erbe risorgono tutti gli anni quando la primavera brilla ed esulta nei campi.

Non hanno mai deluso la mia attesa né quella di Cerere, la madre orbata della Kore,  nei mesi della sparizione della ragazza rapita.

Chi potrebbe chiamare falso il Sole ? Ritorna sempre a rallegrarci.

Non so invece che cosa seguirà al tramonto dell’Occidente e al mio.

Nox est perpetua una dormienda?

Si vedrà. Intanto fruisco della luce solare che mi infonde gioia.

Il Sole vede tutto ed è l’immagine percepibile della Mente divina.

Il Sole è nel visibile quello che è Dio, il sommo Bene, nell’intellegibile.

La sua luce è la più rallegrante di tutte le cose. La nostra breve candela può spengersi da un momento all’altro.

Allora cercherò di trasfigurarmi in una scintilla della luce solare. E tu lettore non ti meravigliare se vedrai un luccichio che ti farà rammentare le mie parole.

Villa Fastiggi, 23 luglio 2025 ore 9, 43 giovanni ghiselli

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