NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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martedì 26 novembre 2013

La violenza esecranda



Le povere donne che subiscono violenza vengono presentate come eroine, oltre che quali martiri. Ebbene, martiri da compatire, da aiutare sì, senz’altro sì, ma eroine da additare quali esempi no, per carità, no.
Altrimenti si passa il messaggio che c’è una guerra feroce tra i sessi nella quale tutti i maschi vogliono martirizzare e annientare tutte le femmine umane, dalle bambine alle vecchie. Questa è una menzogna utile a chi ci vuole tenere infelici e sottomessi, o vuole distogliere l’attenzione dalle proprie malefatte.
Ed è una forma di razzismo, il razzismo relativo al genere, odiosissimo come ogni altro razzismo. L’omofobia ora viene giustamente colpevolizzata, l’androfobia invece è di moda.
Allora: ogni violenza è esecrabile, quella contro le donne, se vogliamo in primis, ma anche quella contro gli omosessuali e, se non è chidere troppo, pure quella contro gli eterosessuali maschi. Insomma ogni violenza. A me ripugna financo quella dei cacciatori contro gli animali e quella dei calciatori-gladiatori, e perfino quella dei consiglieri comunali che prendono a gomitate i sindaci.
Leggo che Napolitano ha insignito una di queste donne orrendamente maltrattate, con una onorificenza importante. E che la neo cavaliera sfigurata ha detto: “Ringrazio il mio volto ferito che mi ha insegnato a credere di nuovo e di più in me stessa”. Ricavare comprensione dal dolore è intelligenza. E’ il tw`/ pavqei mavqo~ di Eschilo. Ammiro il coraggio di questa giovane, Lucia Annibali, e spero che guarisca del tutto e che, anzi, torni ancora più bella di prima. Spero altresì che nel suo mathos, nella sua comprensione, ci sia l’avere capito che alcuni uomini, ma non tutti, sono dei mascalzoni, perfino dei criminali e che l’intelligenza, il giudizio critico, insomma la capacità di discernere deve essere impiegata a fondo prima di affidare la propria vita a un’altra persona.
Ha detto molto bene Laura Boldrini che la lotta al femminicidio “non è contro gli uomini,  anzi abbiamo bisogno della loro collaborazione”. La mia collaborazione in questo momento la dò invitando i giovani di entrambi i sessi a non fidarsi del primo venuto.
Le persone che si offrono, vanno messe alla prova, più volte, e a lungo. Bisogna verificare che la loro merce non sia avariata, che le loro teste non siano disordinate, che la loro moralità sia retta, che siano leali, buone, generose come deve essere una creatura umana.
E’ un consiglio forse ovvio, ma non superfluo.
Infatti nessuno ha ancora scritto che queste donne martiri brutalmente ammazzate o sconciate dai loro stessi compagni, uomini infami, hanno fatto un errore terribile nella scelta del partner.
Se non si chiarisce questo, si sottintende che tutte le donne sono vittime di tutti gli uomini, mentre non è così, non è assolutamente così.

giovanni ghiselli       

2 commenti:

  1. 1a parte:
    Parto dalla fine: esiste una trasmissione televisiva - l'unica che ho seguito negli ultimi anni - che ha ricevuto un premio per la sensibilizzazione che procura; si chiama "amore criminale", titolo scelto molto bene, a distinguerlo dall'amore normale e buono e giusto. In questa trasmissione si parla di casi di violenza o addirittura morte perpetrata da uomini alle loro compagne o mogli e si ribadisce continuamente la necessità di stare attente e studiare bene la persona che di primo acchito ci sembra buona per noi.
    Quindi non è vero che nessuno ha ancora messo l'accento sulle scelte sbagliate delle donne brutalizzate da quelli che mi rifiuto di definire "uomini".
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    Qual è il problema? Nessuno di noi è davvero in grado di accorgersi così subito di chi abbiamo davanti; in amore ogniuno di noi è stato ingannato qualche volta da una scelta avventata, ma per fortuna gli psicopatici e le psicopatiche sono abbastanza pochi - anche se pur troppi - e quindi per la maggior parte di noi si risolve tutto con una semplice separazione, magari litigi, avvocati, diffamazione reiproca, ma almeno si resta integri e vivi...
    Invece per varie persone questo non succede: posso testimoniare almeno 3 casi in cui l'ex compagno/a ha letteralmente perseguitato chi aveva osato lasciarlo/a, arrivando anche ad accanirsi sulle sue proprietà e in qualche caso inseguimenti automobilistici e botte. Eppure nei primi mesi del rapporto sembravano persone normalissime!
    Può succedere.
    Ma la scelta di un compagno che si rivela un orco, è più diffusa tra donne di basso ceto e bassa educazione, o con una famiglia in cui c'è già un orco (il padre) e una "complice" (la madre). Questo è innegabile e bisogna potenzare l'educazione scolastica e la trasmissione di cultura il più possibile!
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    Altra cosa: non ho sentito nessuno, forse solo qualche finta femminista, dire che tutte le donne sono vittime degli uomini. Anzi, le donne maltrattate e le altre che giustamente si indignano, generalmente per fortuna non perdono la fiducia nel genere maschile e se sopravvivono trovano un degno compagno; non solo, come giustamente dici citando la Boldrini, sta crescendo una collaborazione tra gli uomini giusti e le donne per senisbilizzare e cercare di risolvere un problema che è GRAVISSIMO!
    Maddalena

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  2. 2a parte:
    E a questo proposito dico: no, non c'è una guerra tra i sessi! Infatti c'è una guerra di una parte di un sesso (maschile) contro l'altro (quello femminile); finché non si ammette che questa guerra è in atto, non si potrà manco cominciare a risolvere il problema. Lo sappiamo che non tutti i maschi picchiano e ammazzano o anche solo sottomettono le femmine, lo sappiamo bene; ma anche nelle guerre tra paesi si sa che non tutti i contendenti si odiano, anzi! Ma la guerra c'è, eccome!
    Una guerra all'interno di un popolo che fondamentalmente ancora rifiuta di accettare che la donna può lavorare, stare fuori casa, primeggiare, diventare addirittura un capo... Smettiamo di fingere che non sia così! Pensa che a proposito di questo in tante aziende o istituzioni le donne vengono pagate meno degli uomini e comunque non arriveranno MAI a essere capi, se non faticando il doppio dei colleghi maschi. E questa non è leggenda, è realtà. E questa è già di per sé una causa che avvalla discriminazioni di cui la violenza è solo la punta dell'iceberg.
    Bisogna che tutti voi uomini vi mettiate un momento nei nostri panni per capire che cosa proviamo, perché anche quando siete solidali, a volte colgo che non immaginate che cosa proviamo noi donne. Guardate bene: non c'è razzismo o ribellione cieca per volontà di sopraffazione, c'è il legittimo desiderio di fare le stesse cose, ricevere le stesse possibilità, in pratica di essere libere in un paese che EVIDENTEMENTE non è ancora in grado di accettare la parità dei diritti - si badi bene, parlo di parità di diritti, non di sessi, perché quella non deve esistere: la diversità è ciò che rende belli e unici uomini e donne - e quindi manda messaggi ambigui, troppo spesso maschilisti, poi si stupisce che uomini di mezza tacca e mezzo cervello randellino le donne e/o le ammazzino!
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    Sì, anche certe donne sono violente, di una violenza diversa ma anche quella molto dannosa, verso i loro compagni o compagne, dipende dalle preferenze amorose. Ma la percentuale non si avvicina minimamente a quello che sta succedendo ora: una donna ammazzata o brutalizzata ogni 2 giorni! Ma questo è allucinante!
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    Arrivando all'inizio del pezzo, sicuramente non va bene il termine "eroine" per le vittime delle violenze, ma va bene per quelle che a rischio della propria vita si sono ribellate: sì. perché per come funziona male questo che non posso definire Stato, chi denuncia continua a essere perseguitata ancora più di prima, senza venire difesa, salvata, accolta da uno stato che sputa dichiarazioni di solidarietà e sentenze, ma poi se ne sbatte; lo dimostra il fatto che in gran parte dei casi la vittima viene ammazzata da uno che è appena uscito di prigione dove era stato su denuncia della vittima stessa...
    Il consiglio che dai è giusto e fai bene a evidenziare soprattutto la capacità delle vittime di superare il proprio dolore imparando da questo e migliorandosi, ma vorrei che ti calassi di più nella parte femminile, perché a volte mi pare che tu ritenga che la violenza delle donne contro gli uomini sia uguale a quella degli uomini sulle donne, e invece no, la seconda supera abbondantemente la prima...
    Maddalena

    ps. Ho scelto l'immagine di Giovanna d'Arco perché sembra che la sua missione sia iniziata proprio dal fatto che assisté alla violenza e uccisione della propria sorella

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