dato
il 31 dicembre alle 19, 45
Con
l’adulazione si può sedurre anche una vestale.
Renzi
è un vezzeggiatore di professione e sa corteggiare quelli che vanno ancora a
votare. Non molti del resto. Si è inventato la rottamazione per fare fuori gli
ultracinquantenni, anche se capaci, senza toccare però il suo principale, lo
sponsor quasi novantenne. Poi ha messo nei ministeri ragazzotte più o meno
carine , seppure poco competenti. Appena aprono bocca, appaiono gli arcana sapientiae, i segreti della loro
sapienza che si rivela scarsa, e quando
le fotografano in costume si vedono disvelati gli arcana venustatis, i segreti della loro bellezza, tutto sommato
modesta.
Almeno
un terzo delle ragazze del liceo bolognese
Galvani, dove ho insegnato per trenta anni, erano più belle e non meno fini, né
più incolte, eppure nemmeno a un sultano quale era Craxi saltava in testa di
nominarle ministre.
Ma
ora il verso è cambiato
Cambiare verso è un’ altra creazione (poiema) di Renzi, patentato
professionista del vezzeggiamento e dell’adulazione.
Il
nuovo verso è questo: giovani spesso ignoranti al posto di anziani talora pure sapienti, una foga smaniosa di
chiacchiere, ragazze e ragazzi addestrati ai trucchetti da imbonitori
televisivi, e intanto i poveri diventano sempre più poveri, i ricchi sempre più
ricchi.
Il
verso in effetti è cambiato, ma non è cambiato in meglio.
La
scuola soprattutto si è progressivamente degradata e ne deriva il cattivo
funzionamento di tutte le arti e di tutti i mestieri.
Funziona male tutto per via della
cattiva scuola.
Gli
insegnanti sono trattenuti per molti pomeriggi negli istituti scolasttici a
chiacchierare di nulla, come fanno i politici, e anche quelli che amerebbero
studiare ne vengono impediti perché assistano, forse vanamente sdegnati e
refrattari, alla ciancia dei colleghi consenzienti e amantissimi del vaniloquio,
magari in un liceo classico il cui dirigente è un maestro o una maestra
elementare promossi per i “meriti” politici e le aderenze che hanno rimediato
in un modo o in un altro.
Il
greco, il latino, gli autori classici antichi, medievali e moderni, la storia,
la filosofia vanno scomparendo dalle menti e dai cuori dei giovani e con questo
sapere sparisce la conoscenza della tradizione con la memoria dei suoi valori,
e con l’umanesimo che è amore per l’umanità, come ho già detto più volte.
I
giornali, quasi tutti, fanno da cassa di risonanza alle menzogne dei politici e
della televisione.
La
pubblicità infine infligge il colpo di grazia invadendo la vita di tutti,
ripetendo in modo ossessivo suasoriae mendaci e orrende: che la felicità deriva
dagli acquisti di roba per lo più inutile e brutta, spesso pure dannosa come i
vaccini che uccidono.
Chi
non ha difese culturali, ci casca e compra, per esempio, telefonini, sempre più
costosi, e altri aggeggi del genere che
ostacolano la comunicazione umana.
Tra
l’altro c’è una contraddizione stridente tra l’impoverimento generale e la mania
ossessiva di comprare inculcata dall’agente patogeno della pubblicità.
Una
contraddizione che farà saltare il sistema
Questo
è il mio augurio per il 2015: la ripresa dell’umanesimo, il riapparire non solo
delle rondini nunzie della primavera e delle lucciole che annunciano
splendidamente l’arrivo dell’estate, ma anche dei bambini che giocano nelle
piazze con lieto rumore, e dei ragazzi e delle ragazze che ragionan d’amore, di
amicizia, di arte, e degli adulti
solidali tra loro, e degli anziani sopravvissuti alla rottamazione l’orribile
genocidio generazionale auspicato da questi giovani falsi, ignoranti e
prepotenti.
giovanni
ghiselli
Tanti
auguri ai miei 204072 lettori
Faccio mio il suo auspicio professore, buon 2015!
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