domenica 7 dicembre 2025

Lucrezio, De rerum natura, I, 584-598. Traduzione e un breve commento


 

Infine poiché è stato attribuito alle cose secondo la specie

un termine del crescere e conservare la vita 585

e dal momento che risulta stabilito che cosa

 ciascuna di loro   possa per legge di natura,

che cosa invece non possa,  né si muta alcunché, anzi tutte le cose permangono al punto che tutti i variegati uccelli ordinatamente

mostrano che nel loro corpo ci sono le screziature della specie, 590

devono senza dubbio  anche avere un corpo  

di materia immutabile. Infatti se i primi corpi costitutivi delle cose

potessero  modificarsi  vinti in qualche maniera,

risulterebbe anche incerto a questo punto che cosa possa nascere,

che cosa non possa e per quale ragione infine ciascuna cosa abbia

un potere determinato e un termine profondamente fissato,

né le generazioni potrebbero riprodurre tante volte secondo la specie

la natura, i costumi, la vita e i movimenti dei padri. 598.

 

L’ alte terminus haerens (596, e cf. v. I. 77)) il termine profondamente fissato fa pensare alla predestinazione, al destino e induce a porsi la domanda: fissato da chi?

Mi viene in mente una battuta di Amleto: “there ’is a special providence in the fall of a sparrow” (Hamlet, V, 2), c’è una specifica provvidenza nella morte di un passero.

Bologna 7 dicembre 2025 ore 20, 15 giovanni ghiselli.

p. s.

Statistiche del blog

All time1881610

Today967

Yesterday544

This month5425

Last month33522

 

 

 

 


Nessun commento:

Posta un commento